Simbolo iconico e indiscusso della lotta alla mafia, Carlo Alberto Dalla Chiesa occupa un posto di primo piano nella memoria storica della Repubblica. Proprio la sua battaglia contro Cosa Nostra, però, costata la vita a lui e a sua moglie Emanuela Setti Carraro nel vile agguato mafioso del 1982, ha fatto passare un po’ in secondo piano la guerra precedentemente condotta dal generale dei carabinieri contro le Brigate Rosse negli Anni di piombo. È proprio questa al centro de Il nostro generale, serie tv di Raiuno in onda il 9, il 10, il 16 e il 17 gennaio in prima serata.
A vestire i panni del compianto milite è un Sergio Castellitto ai massimi livelli della performance recitativa, coinvolto e onorato di far rivivere un eroe di tale calibro: «Non era facile e ce l’ho messa tutta», ha detto l’attore romano. «Devo dire grazie all’Arma e a Rita Dalla Chiesa, che ci hanno sostenuto in questa iniziativa».
In effetti Rita, figlia orfana del generale, coi fratelli Nando e Simona, ha fortemente avallato la serie: «Mi ha commosso rivivere quella stagione di lotta al terrorismo rimasta per certi versi oscura», ha dichiarato. «Mio padre aveva preso a cuore tutti i giovani carabinieri che componevano la sua task force e che si erano letteralmente annullati per la missione, per lui erano altri figli». E i brigatisti? «Sembrerà assurdo, ma vi assicuro che papà aveva compassione anche per la loro sorte, ma soprattutto cercava di capirli. Parlando com mio fratello Nando, giovane e ribelle, voleva comprendere cosa li avesse spinti alla lotta armata. In particolare ricordo la figura del brigatista Patrizio Peci, anche verso di lui papà aveva un atteggiamento paterno. Vi dirò di più: mi piacerebbe un giorno incontrarlo e parlargli». Infine, Rita, visibilmente commossa, rievoca la figura di sua madre Dora, interpretata da Teresa Saponangelo: «Era la depositaria assoluta dei segreti di papà, è stata il suo primo, unico e grande amore. Non appariva in pubblico, ma ebbe un ruolo cruciale nella sua vita».
Nel cast de Il nostro generale, che racconta la storia del Nucleo speciale antiterrorismo, ricordiamo tra gli altri: Antonio Folletto (Nicola), Flavio Furino (capitano Sechi), Andrea Di Maria (Trucido), Viola Sartoretto (Minnie) e Stefano Rossi Giordani (Tedesco).
Realizzata con la collaborazione del Comando generale dell’Arma dei carabinieri, la serie si avvale della consulenza storica del giornalista Giovanni Bianconi.