Oggi è venuta a mancare Gina Lollobrigida: aveva 95 anni e una lunghissima carriera alle spalle. Fatta di tanti film, molte commedie memorabili, ruoli che sono nell’immaginario collettivo di grandi e piccini. Dalla Adeline La Franchise di Fanfan la Tulipe alla Fata Turchina delle Avventure di Pinocchio di Luigi Comencini, passando per la Maria di Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia, entrambi di Comencini, che le regaleranno un soprannome, quello di Bersagliera, che le si è cucito addosso per tutta la vita. Una vita senza peli sulla lingua, di tanto cinema così come di tante battaglie, amori controversi, fino a una candidatura nel collegio uninominale del Senato di Latina, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista ‘Italia sovrana e popolare’ lo scorso settembre, perché “sono stufa di sentire i politici litigare senza mai arrivare al dunque”. Una battaglia stroncata da una frattura al femore.
Bella, bellissima, ha lavorato con tutti i grandi del cinema italiano: da Alessandro Blasetti a Pietro Germi, da Luigi Comencini a Steno, da Dino Risi a Mario Soldati. Senza dimenticare, fuori dall’Italia, Christian-Jaque, René Clair, John Huston e Robert Mulligan.
Di lei IMDb riporta quasi settanta titoli come interprete, due come regista e due come sceneggiatrice. Fu infatti anche fotoreporter: negli anni Settanta ha intervistato perfino Fidel Castro e, nella sua lunga carriera, ha fotografato, tra gli altri, Paul Newman, Salvador Dalí, Ella Fitzgerald e Audrey Hepburn. A un certo momento della sua vita, si è dedicata alla scultura, con esposizioni in tutto il mondo.
Una donna di passioni e ricca creatività che nella sua vita ha soffocato la vecchiaia con la creatività.
Come immagine di questo pezzo abbiamo scelto una vecchia copia di Cinecorriere che la riportava in copertina e l’immagine della Fata Turchina, compagna delle memorie d’infanzia di tanti di noi.