(di Renato Marengo) Ha diverse motivazioni il grande successo  di pubblico e di critica ottenuto nei gironi scorsi dal  film per la Tv Filumena Marturano. Il capolavoro teatrale di Eduardo De Filippo è stato riadattato per la Tv dal regista Francesco Amato che – pur nel dovuto rispetto verso l’opera originale – è riuscito a dare vitalità e appassionata narrazione a una grande storia.

Ricordiamo che la commedia aveva avuto una celebre versione cinematografica di Vittorio De Sica, col suo film Matrimonio all’italiana, con due mostri sacri del cinema come Sofia Loren e Marcello Mastroianni. Più di recente, la Rai ha mandato un onda la versione teatrale interpretata da Mariangela Melato e da Massimo Ranieri.

L’accurata sceneggiatura di questo nuovo adattamento, sostenuta dalla interpretazione davvero di grandissimo livello dei protagonisti  Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, già diretti dallo stesso Amato in un  precedente lavoro per la Rai Imma Tataranni, è stata certamente valorizzata da una colonna sonora di altissimo profilo, firmata da Paolo Vivaldi e prodotta  dalla Cinevox records per la  Bixio Edizioni. Vivaldi è un noto autore di colonne sonore, compositore di musica classica e contemporanea che ben rappresenta quella scuola degli autori di musica per immagini che va da Morricone a Trovajoli fino a Ortolani, Piccioni e Piovani. Una musica che evidenzia la passione e il sentimento della Napoli popolare, quella dei vicoli e dei Quartieri dove si svolge l’intera vicenda, e che ben sottolinea gli  stati d’animo, le situazioni drammatiche, così come la dolcezza e la tenerezza dei protagonisti. Una colonna sonora scritta per la storia di una donna che – in un dopoguerra napoletano particolarmente doloroso – riesce, in nome dell’amore per i porpri figli, a inventare di tutto, a fingere, a combattere, a cadere e a rialzarsi. Paolo Vivaldi ha subito “fiancheggiato” queste vicende umane  con le sue coinvolgenti melodie , con i ritmi montati al punto giusto, con la veemenza o la delicatezza richieste dalle situazioni. Possiamo ascoltare Paolo Vivaldi nell’intervista realizzata da Paolo Zefferi (per vederla ciccare sull’immagine).

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Un successo che premia quindi un ottimo lavoro collettivo, a cominciare dalla produzione di Roberto Sessa e di Rai Fiction per andare alla suggestiva regia di Francesco Amato, da una scelta particolarmente azzeccata del cast fino – appunto – alla scelta di affidate la colonna sonora originale a Vivaldi, già autore di successi sia in televisione che al cinema, dalla fiction su Rino Gaetano al film Non essere cattivo di Claudio Caligari, per il quale ebbe la nomination al David di Donatello.

Vivaldi, apprezzato pianista e direttore d’orchestra, prosegue in questo periodo la sua attività di impegnato concertista: il 22 gennaio  sarà in concerto alle 11,45 a Taranto, al Museo Archeologico Nazionale,  e alle 20,30 a Piccolo Teatro Comunale “Valerio Cappelli” di Martina Franca (Taranto). Nell’occasione saranno eseguiti il Concerto per Fagotto e Archi di Antonio Vivaldi (al fagotto Paolo Carlini), Il sogno del Cavaliere Inesistente per Fagotto e Orchestra e una suite tratta proprio dalla colonna sonora del film Filumena Marturano.

Renato Marengo