(di Antonella Putignano) “L’anarchia in U.K” è un’utopia punk che risuona attualissima. Il brano dei Sex Pistols, God save the Queen, in qualche modo, ha salvato la Regina d’Inghilterra da qualsiasi luogo comune, e forse, le ha consegnato un pezzo di storia senza tempo: un’immagine artistica e musicale eterna. La Regina Elisabetta II d’Inghilterra è morta pochi giorni fa, 25 anni dopo Diana, l’ amata Principessa dal popolo. Per ritrovare in buona salute la musica punk, bisogna ripercorrere le pagine più dolorose dello scenario anni ’70, quando un bassista-cantante istrionico, fragile e tormentato – Sid Vicious – incontra una ragazza con sofferenza interiore e problemi di droga, esattamente come lui: Nancy Spungen.
I due si innamorano, e il loro amore cambia per sempre le loro vite, ed il destino della scena punk inglese. E non solo. Ma chi era Nancy Spungen, la giovane che morì al Chelsea Hotel di New York, il 18 ottobre 1978? E perché inizialmente l’unico indiziato di omicidio è proprio il suo grande amore Sid Vicious, ospite dell’albergo insieme a lei? Alle dieci del mattino di quel terribile giorno d’autunno, a New York, Vicious chiama la reception: il corpo di Nancy è disteso sul bagno della loro camera, dissanguato. Il coltello le oltrepassa lo stomaco. L’artista viene trovato in stato confusionale e sotto l’effetto di pesanti barbiturici e tranquillanti, come il Tunial. All’inizio Vicious si dichiara colpevole ma, poco dopo, ritratta. Lo stesso Indipendent, che segue il caso da vicino, scrive: “All’inizio confessò il crimine, ma successivamente negò tutto. Diceva che al momento dell’omicidio era ancora addormentato”. Il rapporto di dipendenza dalla droga ed il legame morboso tra i due giovanissimi, Sid e Nancy, ha portato, nel corso degli anni, ad elaborare diverse teorie, compreso un tentato doppio suicidio.
Ma tutto, in realtà, nonostante l’acqua passata sotto i ponti, è ancora in ballo. La morte di Sid , avvenuta il 2 febbraio 1979, dopo un’overdose, getta sulla scena della musica punk un’ulteriore pennellata di nero. C’è poi una figura chiave in questo tragico mosaico di dolore: Rockets Redglare. Attore, cabarettista, buttafuori, spacciatore. Decisamente un uomo poco raccomandabile. Eppure piuttosto famoso negli ambienti degli artisti e degli intellettuali che frequentavano, all’epoca, la scena newyorkese ed il Chelsea Hotel. Alle 2.30 del mattino del 18 ottobre, Nancy telefona proprio a Redglare – in quel momento guardia del corpo della coppia – per farsi dare una dose abbondante di Dilaudids, un potente antidolorifico. Quando si apre l’indagine per omicidio, risultano mancare dei soldi dalla stanza di Sid e Nancy. Tra le ipotesi formulate, questa: Nancy sorprende lo spacciatore a rubare nella loro stanza e lui l’accoltella, approfittando dello stato catatonico del musicista addormentato sul letto.
Tragico epilogo della vita di una giovane ragazza americana. Nata vicino a Philadelphia, Nancy comincia a seguire la scena punk americana e, in breve tempo, a farsi accogliere tra le grazie degli artisti, procurando loro la droga. L’incontro con Sid Vicious avviene a Londra: Nancy, infatti, si trasferisce nella città inglese insieme al batterista Jerry Nolan dei New York Dolls. Tra la “groupie” e il musicista dei Sex Pistols esplode un amore travolgente: una passione che li lega in maniera viscerale. La dipendenza da stupefacenti fa da collante al loro rapporto, mettendo in discussione la vita artistica di Vicious all’interno della band.
Da quel 12 ottobre 1978 , quando morì Nancy, sono passati 44 anni. Da allora, dopo la Brexit, anche il punk inglese è uscito dall’Europa. E al posto di una Regina, l’Inghilterra festeggia un Re: Carlo III.
“E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al Re”. Carlo, dopo aver pianto la madre Elisabetta, sorride. E, per il momento, rimprovera solo le penne maleducate, quelle che sputano durante una formalità regale. La reazione del Re ha fatto sorridere tutto il mondo del web: il video girato in Irlanda del Nord è diventato, immediatamente, come si dice, “virale”. Incidente diplomatico o la sua “stizza” contro inchiostro e calamaio vuole essere un gesto teatrale, metaforico, per richiamare intorno a sé il consenso della stampa? La Regina Elisabetta è stata Punk. Per adesso, Re Carlo III sembra più un valzer inglese. Celentano direbbe: “Non è rock, è lento”. Nancy e Sid, invece, sono stati Punk, e “pulp, pure troppo”.
Ma, soprattutto, sono stati due ragazzi sfortunati, morti giovanissimi. “Pure troppo”. E Sid Vicious ha fatto appena in tempo a fare la storia della musica.
Antonella Putignano