Con molta soddisfazione il Napule’s Power, in questi giorni nuovamente all’attenzione del mondo musicale, trionfa anche nel cinema. Da Paolo Sorrentino a Eduardo Scarpetta, da Silvio Orlando ai Fratelli De Filippo, da Antonio Capuano a Teresa Saponangelo: la lingua dei David di Donatello 2022 è partenopea.
È stata la mano di Dio è il miglior film della 67esima edizione e Paolo Sorrentino, alla sua sesta statuetta, è il miglior regista. La sua pellicola poi, forte di sedici candidature, si aggiudica anche il premio alla miglior attrice non protagonista, Teresa Saponangelo, quello per la miglior fotografia a Daria D’Antonio e vince pure il David Giovani.
Un altro napoletano, Silvio Orlando, è il miglior attore protagonista per la sua interpretazione in Ariaferma dell’ischitano Leonardo Di Costanzo, così come Eduardo Scarpetta, discendente della nobile stirpe di attori e commediografi Scarpetta-De Filippo, è premiato come non protagonista per Qui rido io, undicesima regia del partenopeo Mario Martone. È romano, invece, Nicola Piovani, premiato però per la colonna sonora de I fratelli De Filippo, il film di Sergio Rubini che racconta la storia di Peppino, Titina ed Eduardo. Infine, David Speciale ad Antonio Capuano, autore teatrale, televisivo e cinematografico e titolare della cattedra di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Ma naturalmente non c’è solo la città del Vesuvio nel palmarès di questa edizione dei David. Fra i premi “tecnici”, per esempio, ha trionfato Freaks Out di Gabriele Mainetti, che se ne è portati a casa ben cinque. Mentre Ennio di Giuseppe Tornatore ne ha vinti tre, tra cui quello per il miglior documentario. Inaspettato, ma meritatissimo il premio alla miglior attrice protagonista, vinto dalla diciassettenne Swamy Rotolo per A Chiara di Jonas Carpignano. E quello di Laura Samani con il film Piccolo corpo, giudicato il miglior esordio alla regia.
Ecco, comunque, la lista completa dei vincitori:
Miglior film
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino
Miglior regista
Paolo Sorrentino (È stata la mano di Dio)
Miglior attore protagonista
Silvio Orlando (Ariaferma)
Miglior attrice protagonista
Swamy Rotolo (A Chiara)
Miglior attore non protagonista
Eduardo Scarpetta (Qui rido io)
Miglior attrice non protagonista
Teresa Saponangelo (È stata la mano di Dio)
Miglior sceneggiatura originale
Ariaferma – Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella
Miglior sceneggiatura non originale
L’Arminuta – Monica Zapelli, Donatella Di Pietrantonio
Miglior esordio alla regia
Laura Samani (Piccolo corpo)
Miglior produttore
Freaks Out – Andrea Occhipinti, Stefano Massenzi, Mattia Guerra (Lucky Red); Gabriele Mainetti (Goon Films); Rai Cinema
Miglior fotografia (ex aequo)
È stata la mano di Dio – Daria D’Antonio
Freaks Out – Michele D’Attanasio
Miglior compositore
I fratelli De Filippo – Nicola Piovani
Miglior canzone originale
Diabolik – La profondità degli abissi (Manuel Agnelli)
Miglior scenografia
Freaks Out – Massimiliano Sturiale
Migliori costumi
Qui rido io – Ursula Patzak
Miglior trucco
Freaks Out – Diego Prestopino, Emanuele De Luca, Davide De Luca
Miglior acconciatura
Freaks Out – Marco Perna
Miglior montaggio
Ennio – Massimo Quaglia, Annalisa Schillaci
Miglior suono
Ennio
Migliori effetti visivi
Freaks Out
Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini
Ennio di Giuseppe Tornatore
Miglior film internazionale
Belfast di Kenneth Branagh
Miglior cortometraggio
Maestrale – Nico Bonomolo
David Giovani
È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino
David Speciale
Sabrina Ferilli
Antonio Capuano
David alla carriera
Giovanna Ralli
David dello spettatore
Me contro te – Il film: Il mistero della scuola incantata