(di Antonella Putignano) Si può parlare di Sanremo senza parlare di Sanremo? Oggi comincia la settantaduesima edizione del festival dell’Ariston, e, allora, non possiamo non pensare ad un racconto unico e straordinario di canzone italiana: Sanscemo.
“Sono solo canzonette” cantava Edoardo Bennato, e a Sanscemo le canzonette erano davvero scemette, ma di qualità. Nel 1990, l’intuizione dell’ideatore del festival di musica demenziale, Paolo Zunino, si rivelò più che lungimirante: la kermesse che faceva “il verso”, giocosamente, a Sanremo divenne, ben presto, un fenomeno seguitissimo, e apprezzato, da artisti e addetti ai lavori, come Mario Luzzato Fegiz e Aldo Grasso. Maurizio Costanzo fu uno dei primi a sponsorizzare il festival; grazie, infatti, a Giorgio Gambino – suo giovane redattore di allora – entrò in contatto con una nuova realtà musicale irriverente e davvero “scanzonata”.
Marco Carena, primo vincitore del festival, divenne ospite del Maurizio Costanzo Show. Stessa fortuna, qualche anno dopo, per Dario Vergassola. Se all’inizio il festival incontrò qualche ostacolo, dopo poco, come racconta lo stesso Zunino, non c’era giornalista, o artista, che non scalpitasse per andare a Sanscemo. Le prime edizioni vennero ospitate dal Palasport di Torino, ribattezzato, non a caso, Palacavolfiori, perché il pubblico era solito partecipare alle esibizioni dei musicisti con il lancio di verdure e ortaggi. Ospiti fissi, e padroni di casa, fuori concorso, per diverse edizioni del festival, il gruppo degli Skiantos. Così ha detto Zunino, di recente, a proposito del leader del gruppo demenziale, Freak Antoni.
“Freak era una gran persona e a parte le cose dette in merito ai suggerimenti era un collante. Quando eravamo in panico, arrivava lui e ti aiutava a venirne fuori”. Diversi i conduttori che si sono alternati dal 1990 al 2005 – ultima edizione a Milano – tra gli altri, Andy Luotto, Sergio Vastano, Salvatore Marino, Maurizia Paradiso, e lo stesso Freak Antoni. Sanscemo è stata una vera palestra di canzone e spettacolo: un modo per dire che l’umorismo è anche musica d’autore.
Antonella Putignano