«Nel settembre del 2015 il mondo tremò davanti alla foto di Aylán Kurdi, un bambino senza vita su una spiaggia del Mediterraneo. A Òscar Camps, bagnino di Badalona, quell’immagine ha cambiato la vita. Convinse il suo amico Gerard Canals ad andare a Lesbo per vedere cosa stava accadendo. Quello che era iniziato come un viaggio di due giorni divenne una missione che si protrasse per mesi e che, a oggi, ha salvato la vita a più di 60.000 persone». Con queste parole il regista Marcel Barrena spiega come nasce la storia di Open Arms – La legge del mare, il film in sala dal 3 febbraio che si è aggiudicato il Premio del Pubblico FS alla XVI edizione della Festa del Cinema di Roma.
Mediterráneo, questo il titolo originale della pellicola, racconta la lotta dei due bagnini spagnoli per portare conforto a migliaia di persone bisognose di aiuto. Quando Òscar e Gerard giungono sull’isola di Lesbo, si trovano davanti agli occhi una realtà a dir poco sconvolgente: ogni giorno migliaia di esseri umani di tutte le età rischiano la vita cercando di solcare il mare con imbarcazioni di fortuna, instabili e precarie. Per poi arrivare su una spiaggia greca dove non hanno più nulla, se non la loro vita. Hanno preferito rischiare la morte piuttosto che vivere nella miseria e nella guerra che infestano i loro Paesi di origine. Ma quello che sconvolge ancora di più Òscar e Gerard è il fatto che nessuno si sta preoccupando di salvare le vite di questi naufraghi. Assieme a Esther, Nico e agli altri membri della loro squadra, Òscar e Gerard s’impegnano a compiere il lavoro che le autorità del posto non fanno, offrendo la loro conoscenza del mare e dei suoi pericoli a supporto delle migliaia di migranti che sbrcano a Lesbo. Il viaggio si rivelerà un’odissea senza fine che cambierà per sempre le loro vite.
Il film – un dramma coinvolgente e commovente, che ci porta nei luoghi di una tragedia purtroppo ancora oggi di strettissima attualità – è ispirato alla storia vera di Òscar Camps, il fondatore di Open Arms, l’uomo che, non riuscendo a togliersi dalla testa l’immagine del piccolo Aylán, lasciò tutto per andare a salvare molta gente da morte certa e per denunciare quanto stava avvenendo.
«Io che cosa potevo fare?», si domanda Marcel Barrena. «Non sono un bagnino, ma potevo fare un film che desse visibilità a ciò che stava succedendo a sole due ore di aereo da casa nostra». Per quattro anni, la troupe ha lavorato a Lesbo per conoscere in prima persona la situazione. Il film è stato girato nei veri uffici dei soccorritori di Open Arms, mentre il campo profughi di Moria è stato ricostruito. «Né il film né io abbiamo le risposte per porre fine a ciò che accade nel Mediterraneo», conclude il regista, «ma possiamo fare da megafono perché nessuno dimentichi quel che avviene sulle nostre coste».
OPEN ARMS – LA LEGGE DEL MARE
Regia: Marcel Barrena
Cast: Eduard Fernandez, Dani Rovira, Anna Castillo, Sergi Lopez, Alex Monner, Melika Foroutan