Lo scorso anno Raiuno ha trasmesso la trasposizione tv ad opera di Edoardo De Angelis, con la magistrale interpretazione di Sergio Castellitto, della celebre commedia di Eduardo De Filippo Natale in casa Cupiello. Quest’anno la rete ammiraglia di Viale Mazzini, sempre per le feste natalizie, raddoppia: propone infatti altri due testi teatrali dell’indimenticato drammaturgo e attore napoletano. Si tratta di Sabato, domenica e lunedì, commedia in tre atti scritta nel 1959; e Non ti pago, anche questa, commedia in tre atti, ma datata 1940. In entrambi i film tv tratti dalle due opere dietro la macchina da presa c’è Edoardo De Angelis, il regista di Indivisibili, e nel ruolo protagonista ritroviamo lo stesso Sergio Castellitto.
In Sabato, domenica e lunedì – in onda martedì 14 dicembre in prima serata – l’attore romano è Peppino Priore (foto sopra), genitore di una famiglia borghese allargata che, oltre ai suoi tre figli e a sua moglie, comprende uno stuolo di sorelle, fratelli, nonna e vicini di casa. De Angelis modifica alcuni ruoli del testo originario giocando con le dinamiche di un pranzo della domenica, ma non tradendo mai lo sguardo di Eduardo, unico nel saper mettere a nudo le contraddizioni all’interno di un gruppo familiare. Nel cast figurano, tra gli altri, anche Fabrizia Sacchi, Maria Rosaria Omaggio, Liliana Bottone e Nunzia Schiano.
In Non ti pago – in onda lunedì 27 dicembre – interpretato anche da Maria Pia Calzone (nella foto sopra con Castellitto) Pina Turco, Angela Fontana, Maurizio e Antonio Casagrande – Castellitto è Ferdinando Quagliuolo, il cui sogno è sbancare il banco del lotto ereditato da suo padre Saverio. Per questo passa le notti sui tetti col fido Aglietiello, per studiare la composizione delle nuvole, sperando di ottenere i numeri da giocare. Ma quando la vincita arriva, a beneficiarne è Mario, il suo impiegato, segretamente fidanzato con sua figlia Stella. A dargli i numeri vincenti è stato Saverio, che gli è comparso in sogno chiamandolo “Piccerì”. Ferdinando s’impossessa del biglietto, dicendo che è suo di diritto. Il padre infatti avrebbe dato i numeri giusti a Mario solo perché questi abita nella sua vecchia casa e per questo si è sbagliato, convinto di trovare lì Ferdinando, suo figlio.