Dopo l’anteprima al 39° Torino Film Festival giovedì 9 dicembre alle 21.00 su Cine34 va in onda in prima visione assoluta, nella versione restaurata da Csc – Cineteca Nazionale in collaborazione con Mediaset e Infinity+, Number One, il film-maledetto di Gianni Buffardi che racconta le notti segrete del jet-set internazionale nella Roma degli Anni ’70.

Introdotto e commentato da Tatti Sanguineti – con le preziose testimonianze di Antonello Buffardi, figlio del regista, e di Alberto Anile, conservatore della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma – Number One, diretto da Gianni Buffardi nel 1973, racconta l’epopea dell’omonimo e più noto night-club romano degli Anni Settanta. Il Number One – nel 1971 fu al centro di un grosso scandalo per un giro di cocaina, nel quale furono coinvolti molti nomi del jet-set internazionale – raccontato da Buffardi è una sorta di radiografia della Roma notturna di quel periodo.

Una stagione dominata da servizi segreti deviati, pressioni politiche internazionali, criminalità organizzata e, ovviamente, dalla Banda della Magliana

Il restauro di «Number One», opera che si riteneva perduta, è stato realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, a partire dal negativo scena originale 35mm messo a disposizione da Mediaset, in collaborazione con Infinity+.

La delicata fase di color correction è stata supervisionata dallo stesso direttore della fotografia del film, Roberto D’Ettorre Piazzoli, e le lavorazioni sono state effettuate presso il laboratorio Cinema Communications Services di Roma.

L’instant-movie di Buffardi fu capace di fotografare in tempo reale gli ultimi fuochi di una Dolce Vita, che si era fatta Mala Vita. Il film-scandalo, dietro pseudonimi fittizi, infatti, cela alcuni dei nomi più in vista del jet-set dei ’70. Un documento d’epoca che, a partire da luoghi e fatti reali, imbastisce, tra verità e finzione, un noir che ficca il naso in vicende e personaggi che hanno segnato le cronache rosa e nere dell’Italia di quella stagione.

Con queste premesse, non stupisce che «Number One», opera prima (e sola) del produttore – ed ex genero di Totò – Gianni Buffardi, girata e uscita nel 1973, sia sparita immediatamente dalla circolazione: troppo vivo il ricordo del vero Number One, il night più in voga di Roma, chiuso per droga dopo una soffiata anonima appena un anno prima. Ma, soprattutto, troppo potenti i personaggi coinvolti.

Da allora del film si perdono le tracce, come capita a certi testimoni scomodi. Mai un passaggio televisivo, mai un’uscita home video, non una riga sui principali dizionari di cinema, più di un sospetto di averlo perso per sempre. Salvo vederlo riemergere miracolosamente ed essere restaurato dal CSC – Cineteca Nazionale, a partire dai negativi originali 35mm messi a disposizione da Mediaset, in collaborazione con Infinity+.

CINE34 offre quindi una delle prime visioni più attese dai cinefili italiani. E non solo da loro: perché – come spiega Luca Pallanch della Cineteca Nazionale – «I protagonisti di quella oscura vicenda sono tutti scomparsi e, con loro, si è inabissato quell’effimero mondo riunito sotto le luci di una Roma by night, che non aveva nulla da invidiare alle altre metropoli del divertimento e del vizio.

NUMBER ONE

Un commissario di polizia (Renzo Montagnani) e un comandante dei carabinieri (Luigi Pistilli) indagano sulla morte sospetta di una giovane donna. Ben presto i collegamenti con il Number One, il night più in voga di Roma, a due passi da Via Veneto, si fanno sempre più fitti, tra misteriosi furti di quadri, nuovi e inquietanti omicidi e un mondo sempre più corrotto e violento.

INTERPRETI

Andrea Aureli, Chris Avram, Emilio Bonucci, Rita Calderoni, Isabelle De Valvert, Bruno Di Luia, Rina Franchetti, Antonio Guerra, Claude Jade, Guido Lollobrigida, Paolo Malco, Carla Mancini, Guido Mannari, Renzo Montagnani, Luigi Pistilli, Mario Prandi, Howard Ross, Andrea Scotti, Massimo Serato, Renato Turi, Venantino Venantini.

CREDITI

Regia Gianni Buffardi

Soggetto Gianni Buffardi

Sceneggiatura Alessandro Continenza

Fotografia Roberto D’Ettorre Piazzoli

Montaggio Maurizio Mangosi

Musica Giancarlo Chiaramello

Costumi Maurizio Millenotti

Suono Angelo Spadoni