(di Antonella Putignano) Abbiamo capito che il palco è la dimensione naturale dei quattro ragazzi “rock pigliatutto”. Dopo i successi delle performance live americane – la più recente agli American Music Awards – i Maneskin danno prova di avere le carte in regola per fare un po’ di tutto: anche i conduttori, a loro modo.
Così hanno fatto durante la presentazione dei Grammy Awards, annunciando i candidati per le seguenti categorie: Best Orchestral Performance, Best Opera Recording, Choral Performance, Best Chamber Music e Clasical Instrumental Solo. Damiano, Ethan e Thomas hanno partecipato alla serata senza Vittoria – assente sul palco durante l’annuncio delle candidature – con un look quasi “sobrio” e decisamente intonato.
Il gruppo romano riesce, sempre, a trovarsi a proprio agio nei diversi contesti, trovando, continuamente, una nuova chiave di lettura per quello che sanno fare, e spingendosi – con costante curiosità creativa e motivazione – oltre le barriere di genere e confine. Con la loro forte presenza scenica, con la tecnica musicale che hanno coltivato suonando tanto – e ascoltando molta musica – con il carisma appiccicato addosso, questi ragazzi possono fare, davvero, spettacolo: quello a grandi lettere. Teatro, musica, coreografie. Bella televisione.
di Antonella Putignano