(di Antonella Putignano) “Assolutamente libero” Frank Zappa lo è stato, sempre. Nella maniera di intendere la musica, l’arte, il rapporto con il potere, con la politica. Personalità travolgente e creatività inesauribile: indubbiamente, il secolo scorso è stato firmato dal suo talento. Un’energia potente e sempre magistralmente diretta, calcolata, rigorosa. Frank Zappa scriveva musica, pensava “in nota” e pretendeva il massimo da se stesso e dai suoi musicisti: il risultato di tanta dedizione è raccontato in più di 60 album geniali di carriera.
A celebrare l’artista americano, scomparso nel 1993, ci ha pensato Alex Winter con un documentario, in uscita nelle sale italiane per soli tre giorni, 15 -16 -17 novembre, dal titolo Zappa, distribuito da Nexo Digital. Catalogare per genere questo straordinario cantautore e polistrumentista non è soltanto un’impresa ardua ma un approccio all’ascolto fuorviante: infatti, è stato unico nel suo genere, nel suo genio. Rock? Jazz? Prog? Musica d’autore? Semplicemente tutto, in uno.
Così ha detto il regista a proposito del suo documentario : “A me e al produttore Glen Zipper sembrava incredibile che non ci fosse ancora un documentario definitivo e completo sulla vita e sui tempi di Frank Zappa. Abbiamo deciso di realizzarlo noi: di raccontare una storia attraverso un film che non è un documentario musicale né un film biografico convenzionale. È la saga drammatica di un grande artista e pensatore americano; un film che desidera trasmettere la portata della prodigiosa della produzione creativa di Zappa e l’ampiezza della sua straordinaria vita personale e politica. Innanzitutto, volevo creare un’esperienza cinematografica molto umana e universale su un individuo straordinario”.
Questo film farà contenti i tanti fan “Zappatori” che lo aspettavano da tempo.
Di Antonella Putignano