Cinquant’anni e non sentirli. Cristian Cocco – comico, attore, e ora anche regista, sardo – è un uomo che una volta avremmo definito di mezza età, ma che alla maturità e al bagaglio professionale di un adulto unisce l’entusiasmo, la verve e lo spirito di un ragazzino. Nel giorno in cui spegne le fatidiche cinquanta candeline, sabato 18 settembre 2021, presenta in anteprima Io e mio fratello, il film che segna il suo debutto dietro la macchina da presa. La proiezione della sua prima fatica cinematografica si tiene all’Ariston, l’unico e storico cinema della sua città, Oristano, uno spazio nato ben cento anni fa.
In un’intervista raccolta da chi scrive nel settembre del 2009, Cristian raccontava: «È il mio sogno girare un film, il soggetto l’ho scritto, ma purtroppo i contributi stanno sparendo con la crisi. Vorrei fare una commedia girata in Sardegna. Con attori sardi…». Il suo sogno, a dodici anni di distanza si è avverato e per Cristian, a cinquant’anni di età e trenta di carriera artistica – La sai l’ultima? (2000), Striscia la Notizia (2000-2018), Paperissima Sprint (2009-2014) – prende il via una nuova vita professionale.
La spinta emotiva verso questa avventura inedita per lui è arrivata dalla partecipazione alle tre stagioni de L’isola di Pietro, la serie di Canale 5 prodotta da Lux Vide nella quale interpreta l’ispettore di polizia Efisio Pinna. Girare in Sardegna, nella sua terra, ha riacceso in Cristian la passione per il cinema e la recitazione e finalmente è arrivato il momento di tirare fuori dal cassetto il suo sogno.
Io e mio fratello è una commedia brillante e ricca di sentimento – scritta (con la collaborazione di Giovanni Trevisan e Marco Domenicale), diretta e interpretata da Cristian Cocco. Girata a Oristano e dintorni nel mese di aprile 2021 e realizzata grazie al contributo della Sardegna Film Commission, Assessorato alla Cultura della Regione Sardegna, Comune di Oristano, Comune di San Vero Milis, Fondazione di Sardegna e Fondazione Oristano, la pellicola si avvale di quasi tutti attori sardi, con la partecipazione, tra gli altri, di uno strepitoso Franco Neri, comico torinese di nascita ma calabrese di origini. Racconta la storia di un padre vedovo e di due figli, l’uno l’opposto dell’altro dell’altro e in perenne competizione. Primo (Daniel Dwerryhouse), di nome e di fatto, è un insegnante dal carattere posato e riflessivo, che vive e lavora da anni a Milano; Secondo, ovviamente il secondogenito, interpretato da Cristian Cocco, è un farfallone nullafacente, la cui attività preferita è quella di occuparsi “dell’accoglienza” delle turiste in visita sul tratto di costa sarda vicino a Oristano. Onofrio (Carlo Porru), il genitore, gestisce un chiosco di bibite e ne ha fin sopra i capelli di questo figlio scapestrato e con la testa fra le nuvole. Ma anche Secondo è stanco delle critiche e decide così di lasciare il tetto paterno per cercare fortuna da qualche altra parte. Il suo tentativo di ricalcare le orme del fratello a Milano fallisce però miseramente e con la coda fra le gambe a Secondo non resta che tornarsene in Sardegna, portandosi al seguito l’amico “milanese” (Franco Neri). Nonostante tutto, Secondo non si perde d’animo e rilancia alla sua maniera il chiosco del padre. Fra aperitivi, feste e movida, che scatenano le ire dei proprietari del vicino hotel, l’eterno ragazzo sembra aver trovato finalmente una sua dimensione. E anche l’amore bussa alla sua porta quando incontra una turista (Valeria Flore), che gli fa perdere la testa e con la quale trascorre alcune giornate intense e spensierate. Non è tutto oro quel che luccica, però, perché dietro l’angolo lo attende una sorpresa inaspettata…