(di Antonella Putignano) “Pedro Pedro Pedro, Pedro Pe”. Così avrebbe certamente presentato Raffaella Carrà il regista spagnolo Pedro Almodóvar che, quest’anno, aprirà – con il suo film Madres Paralelas – la kermesse cinematografica di Venezia “in onda” dal primo settembre fino all’undici.
Il film, che ha tra le interpreti Penélope Cruz, Rossy De Palma, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Milena Smit, racconta dell’esperienza della maternità con lo sguardo di un regista che stupisce, continuamente, per la quantità infinita di strumenti: come la tecnica solidissima e la passionalità travolgente. Almodóvar sa raccontare attraverso la fisicità, e con le emozioni ed i sentimenti, un mondo femminile infinitamente ricco ed intenso, come un artigiano che, “parallelamente” alla vita delle donne, costruisce la sua bottega di anime, in una stanza piena di colori affacciata sull’esistenza del quotidiano; in un contesto sempre attuale, perché sempre universale.
Il regista torna alla Mostra del Cinema di Venezia trentotto anni dopo quel fortunatissimo “battesimo in gondola”, nel 1983, con Il fascino indiscreto del peccato. Dunque, una grande apertura di rassegna per la “mostruosa” Venezia.
di Antonella Putignano