Riprende da Riccione il cammino di Humans Save the Sea, il progetto ideato da Gianni Chimenti e da Paola Deiana per mobilitare anche il mondo del cinema sul tema della salvaguardia del mare e dell’ambiente, presentato nel 2019 alla Festa del Cinema di Roma.
“Humans Save the Sea“ è una vera e propria mobilitazione culturale che vuole diffondere un diverso modello di consapevolezza sulla necessità di adottare comportamenti eco-sostenibili, attraverso il mezzo di comunicazione che più di tanti è in grado di generare emozioni e smuovere le coscienze: il cinema! Rispetto al 2019, in cui si prevedeva il rischio che, ogni anno, più di 7 miliardi di bottigliette di plastica potessero essere disperse nell’ambiente, oggi, proprio a causa della pandemia, lo stato di salute del nostro pianeta è decisamente peggiorato e rischia di avvicinarsi la data di raggiungimento del punto di non ritorno che alcuni scienziati prevedono addirittura per il 2030. Si stima, in assenza di drastici interventi, che il livello di plastica che si sta accumulando negli oceani triplicherà nei prossimi 20 anni e a questo va aggiunto il potenziale danno causato dai 65 miliardi di guanti monouso e 129 miliardi di mascherine usate che, se non correttamente smaltite, possono finire in fiumi e torrenti e da lì in mare, sminuzzandosi in microplastiche destinate a rimanere nell’ambiente per sempre, con gravi ripercussioni sulla fauna marina.
Il cinema, per la sua capacità di raggiungere e coinvolgere soprattutto le giovani generazioni può contribuire in modo sostanziale allo sviluppo di una campagna di sensibilizzazione che faccia diventare ognuno protagonista del cambiamento che consentirà di arginare la crisi ambientale.