Cannes 73 si sarebbe dovuto tenere dal 12 al 23 maggio 2020. A causa della pandemia, era stato annullato: prima edizione del Festival, dal 1950, a non avere luogo. I film della selezione ufficiale non competitiva, la prima senza concorso dal 1968, hanno comunque ricevuto il marchio del Festival. Tra questi, Da 5 Bloods – Come fratelli di Spike Lee, Un altro giro di Thomas Vinterberg, Estate ’85 di François Ozon, Ammonite – Sopra un’onda del mare di Francis Lee, Nadia, Butterfly di Pascal Plante, Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, 9 jours à Raqqa di Xavier de Lauzanne, Soul di Pete Docter. Tutti titoli che hanno avuto una ribalta importante, soprattutto alla Festa del Cinema di Roma dello scorso anno, oppure sulle varie piattaforme streaming.
Altre produzioni, invece, hanno scelto di aspettare la nuova edizione del Festival di Cannes, la numero 74, che eccezionalmente, dal tradizionale mese di maggio, è stata spostata a luglio, dal 6 al 17. Una di queste è The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, o semplicemente The French Dispatch, in lista lo scorso anno e riproposta fortunatamente anche quest’anno. La pellicola, scritta e diretta da Wes Anderson, che la descrive come “una lettera d’amore nei confronti dei giornalisti, ambientata nella sede di una rivista statunitense in una città francese del XX secolo” è interpretata dal solito cast corale, come piace al regista texano, di cui fanno parte Benicio del Toro, Frances McDormand, Jeffrey Wright, Adrien Brody, Tilda Swinton, Timothée Chalamet, Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Owen Wilson, Mathieu Amalric, Bill Murray, Elisabeth Moss, Willem Dafoe, Edward Norton, Christoph Waltz, Lyna Khoudri e Anjelica Huston.
L’anno scorso, poi, sarebbe potuto essere sulla Croisette anche Tre piani, l’ultimo, attesissimo lavoro di Nanni Moretti, basato sul romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo. Unico film italiano selezionato per la competizione principale del Festival, la tredicesima fatica cinematografica del regista romano arriva a Cannes a vent’anni esatti dalla Palma d’Oro conquistata con La stanza del figlio. Rai Cinema, da sempre al fianco di Moretti nella produzione delle sue opere, anche stavolta ha il privilegio di partecipare al concorso assieme alla Sacher Film e a Fandango. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 23 settembre, distribuito da 01 Distribution.
Nella Selezione ufficiale, Rai Cinema annovera anche The Story of My Wife della regista ungherese Ildikó Enyedi, una coproduzione internazionale Ungheria-Germania-Italia-Francia. Il sesto lungometraggio della regista magiara – già vincitrice della Caméra d’Or a Cannes con My 20th Century e premiata alla Berlinale con l’Orso d’Oro per Corpo e anima, che le è valso anche una nomination agli Oscar – è interpretato da un cast internazioinale, composto, fra gli altri, da Léa Seydoux, Louis Garrel e dai nostri Sergio Rubini e Jasmine Trinca. Il film è un adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Milán Füst.
Altra pellicola Rai Cinema in concorso è France di Bruno Dumont. Anche qui nel cast c’è Léa Seydoux, nei panni di una giornalista, divisa tra set televisivi e una frenetica vita familiare.