(di Antonella Putignano) Per Marco Bellocchio è arrivata “L’ora di Cannes”: infatti, il regista sarà al Festival per presentare – nella categoria Fuori concorso, in un evento speciale – il suo documentario Marx può aspettare. Nella stessa occasione, Bellocchio riceverà, anche, la Palma D’Oro d’Onore.

Il film, che sarà nelle nostre sale dal 15 luglio, è un racconto autobiografico che ruota intorno alla figura del fratello Camillo, morto nel 1968. La storia familiare viene raccontata insieme al contesto storico degli anni di riferimento: la morte di Camillo, nel ’68, coincide con l’alba delle rivoluzioni e delle nuove consapevolezze culturali e sociali. La famiglia di Bellocchio, come le altre famiglie italiane, in quegli anni, si trova a misurarsi con un doppio vocabolario: quello privato, interno, e quello all’esterno delle case, in mutamento.

Come sempre, Marco Bellocchio riesce a far incontrare i sentimenti con i contesti; mettendo in relazione la vita intima con le consapevolezze – profonde – politiche, storiche. E questo permette ad una storia personale – dolorosa e intensa –  di diventare uno spunto di riflessione universale: con tutto il necessario coinvolgimento emotivo di un racconto soggettivo, ma con il filtro più razionale della cronaca  dei fatti. Marx lo troviamo al botteghino.

di Antonella Putignano