(di Antonella Putignano) “Sempre più vicini”, l’album del 1995 dei Casino Royale – in effetti – anticipava i tempi di oggi: ovvero la speranza della riconquista della vicinanza “da contatto” post pandemica. O, almeno, ce lo auguriamo. Polaris è l’Ep – appena uscito – della band capitanata da Alioscia Bisceglia e ci parla una lingua musicale – per gli estimatori della band – familiare; fatta di sperimentazioni, atmosfere più scure, ambientazioni cinematografiche. Testi, come sempre, raffinati, spigolosi, visionari. Mai banali.
I Casino Royale, fin dall’ esordio, nel 1987, con Giuliano Palma – da tempo “uscito dal gruppo”- hanno saputo confrontarsi – e giocare – con la musica; tra il trip hop – dub, il reggae, lo ska, ma, fondamentalmente, senza diventare schiavi di un genere – o un’etichetta – ma trovando – e continuando a ricercare, sempre – il loro stile unico e inconfondibile: sia nella sonorità che nella scrittura. Polaris è un lavoro intenso di mezz’ora di ascolto e contiene otto tracce: disponibile in digitale – pubblicato da Believe – e in vinile, da Aldebaran Records. “Seconda stella a destra, questo è il cammino”, cantava Edoardo Bennato, per raggiungere L’Isola che non c’è: invece, la stella Polaris dei Casino Royale ci porta l’estate.
di Antonella Putignano