(di Antonella Putignano) In  un contesto generale di identità politiche piuttosto sbiadite, oggi, salutando Isabella De Bernardi –  l’attrice conosciuta dal pubblico per il personaggio di Fiorenza la Hippie, nel film Un Sacco Bello di Carlo Verdone – vorremmo che qualcuno, omaggiandola,  coraggiosamente, le rispondesse come le rispondeva Mario Brega, nella pellicola, appunto, dopo la memorabile battuta “attento fascio”, in questo modo: “Io mica so communista così, so communista, così”. Con quella “m” in più che incalzava la battuta.

Isabella De Bernardi ha conosciuto il successo grazie a questo ruolo ritagliatole, su misura, da Carlo Verdone, e poi, sempre con il regista romano, ha recitato anche in Borotalco, Il Bambino e il Poliziotto, e, nel 1981, ha interpretato un ruolo nel film Il Marchese del Grillo, con Alberto Sordi. Ma il film di esordio di Carlo Verdone è stato un vero e proprio manifesto generazionale: per ogni generazione. Un quadro d’autore fatto di  ingegnosa regia, ottima sceneggiatura, dialoghi strepitosi, e grande prova di recitazione corale.

Per questo motivo il film è  ben più di solo cinema; perché attraverso le sue leggendarie battute è diventato vocabolario quotidiano, e un po’ patrimonio culturale, non solo per i romani. Negli ultimi anni, l’attrice si è dedicata, con soddisfazione, alla grafica e al design. Carlo Verdone ha commentato così la scomparsa della sua storica amica e collaboratrice: “La mia hippie solare e creativa”. Ci ha fatto tanto sorridere. E certi sorrisi non si dimenticano.

di Antonella Putignano