(di Antonella Putignano) “Principe, gradisca”. Questa frase del film Amarcord di Federico Fellini è tra le più conosciute della meravigliosa pellicola del regista romagnolo.
Come sarebbe stato il personaggio della Gradisca interpretata da Sandra Milo non lo sapremo mai, perché lei rifiutò il ruolo e Magali Noël – l’attrice scelta successivamente da Fellini – fu assolutamente perfetta nella parte.
Quello che è chiaro è che la vita artistica di Sandra Milo è sempre stata particolare, come lei. E il cinema italiano, ora, le fa un doveroso omaggio assegnandole, proprio per la sua vita artistica, il David di Donatello alla carriera.
La cerimonia si terrà il prossimo 11 maggio e andrà in onda su Raiuno con la conduzione di Carlo Conti.
Il debutto cinematografico di Sandra Milo risale al 1955, accanto ad Alberto Sordi, nel film Lo scapolo, ma è con Il generale Della Rovere (1961) che la sua vita professionale trova la strada giusta, grazie alla sua presenza decisamente a favore di macchina da presa e alla sua voce inconfondibile appoggiata sulle note alte.
A fare di lei una vera e propria regina del set è Federico Fellini: nel 1963, infatti, “Sandrocchia” – questo il soprannome confezionato per lei dal Maestro – recita in 8 e 1/2 e nel 1965, in Giulietta degli spiriti.
Fra i registi con i quali ha collaborato, ci sono anche Luigi Zampa, Antonio Pietrangeli, Dino Risi e Gabriele Salvatores. Ma Sandra Milo è stata – ed è – anche un personaggio televisivo da grandi ascolti. Famosa al punto da ottenere una rubrica su L’Espresso curata da Umberto Eco, dal titolo Sandra Milo e la tv verità.
“Simpatizzante” dichiarata, negli anni ’80, dei socialisti craxiani, la Milo, nel corso del tempo, non ha mai nascosto la sua vita privata portando, anche negli spazi pubblici, un po’ della sua personalità e delle sue battaglie civili.
Nel 1983, la trasmissione Mixer di Giovanni Minoli le cuce su misura una piccola rubrica.
Ma è con la trasmissione dedicata al talento dei più piccoli, ovvero, Piccoli Fans, che la Milo abbraccia il grande pubblico. La trasmissione, infatti, conquista l’attenzione dei telespettatori grazie alla simpatia della conduttrice, alle esibizioni delle “star in miniatura” e alle parentesi dedicate al gioco, come quello ideato da Renato Marengo.
Sandra Milo continua a fare teatro, fiction, cinema, e a farci sorridere con la sua vitalità naif e anticonformista.