(di Paolo Zefferi) Il modo migliore per capire chi sono gli Osanna, la loro importanza nel mondo del rock italiano, la bellezza e l’intensità della loro proposta musicale, è vederli oggi – in questo Osannaples – seduti intorno a un tavolo a chiacchierare. Non è facile, negli ormai numerosi prodotti raccolti sotto il genere “rockumentary”, trovare la sincerità, l’umiltà e il profondo realismo con cui i musicisti che hanno legato il loro nome a questo gruppo sono qui riusciti a raccontare la loro storia. Ed è una nota di particolare merito, perché ormai è quasi impossibile, nell’ambito della cinematografia rock, trovare un racconto che – come questo – non dia il minimo spazio al “solito” clima di nostalgia, di retorica e di facili luoghi comuni, privilegiando al contrario, oltre alla musica, le emozioni e l’umanità dei protagonisti.

La storia degli Osanna viene raccontata in Osannaples da una giovane regista, M. Deborah Farina, che – facendo praticamente tutto da sola o quasi – ha raccolto filmati d’epoca e brani di vecchie trasmissioni televisive unendo al passato un presente di interviste e racconti, ma anche di nuove esecuzioni musicali. Padrone di casa è Lino Vairetti, da sempre leader e anima del gruppo, e con lui i musicisti che hanno condiviso questa lunga e affascinante avventura.

A guidarci nel riuscito tentativo di contestualizzare gli Osanna nel loro tempo e nel loro mondo musicale anche alcune voci note, come quella di Raffaele Cascone – musicista, conduttore radiofonico e produttore musicale – che ci introduce nella Napoli che vedeva germogliare decine di nuovi gruppi, e di Renato Marengo, direttore di Cinecorriere, che qui sottolinea ancora come la band sia stata fondamentale nella nascita e nell’evoluzione del movimento musicale che lui chiamò “Napule’s Power”. E come gli Osanna siano fondamentali ancora oggi che il Napule’s Power compie cinquant’anni (tra l’altro proprio come il gruppo, che nel 1971 pubblicò il primo album, L’uomo).

La profondità della proposta musicale degli Osanna – quel genere che oggi chiamiamo progressive, ma che allora chiamavamo semplicemente “musica pop” – è messa in evidenza da alcuni filmati di quel periodo che testimoniano – tra l’altro – la curiosità di quelli che oggi definiremmo “media mainstream” verso le nuove tendenze musicali. Sorprende, piacevolmente, come l’atmosfera del tempo sia resa con efficacia anche nel modo in cui la band prosegue, con coerenza e creatività, la strada iniziata mezzo secolo fa. E come il clima di questi giorni ritrovi, non solo nei ricordi ma anche nell’attualità, quel forte legame di amicizia, di partecipazione, di comunanza di idee e di condivisione (anche quella più politica) che resta l’irrinunciabile punto di partenza della storia degli Osanna.

Il film è dedicato a Corrado Rustici, che ci ha lasciato davvero da pochissimo tempo, e che a questo film aveva consegnato parole e ricordi ricchi di affetto per i suoi compagni di avventura, per i suoi amici. E, proprio per questo, particolarmente emozionanti.

Osannaples si può guardare gratuitamente sulla piattaforma di mymovies.it all’interno della rassegna cinematografica “Los Angeles Italia Film, Fashion and Art Festival” fino al mattino del 28 aprile 2021.

Di seguito il link per accreditarsi:

https://www.mymovies.it/…/losang…/movie/7262-osannaples/