Natale, campanellini, la neve, i pupazzi, le lunghe barbe di Babbo Natali più o meno improvvisati: tutti ingredienti di splendidi e assolutamente fantasiosi film, di quelli che riempiono di commozione, risate e fantasia i lunghi pomeriggi delle vacanze di fine dicembre. Realismo zero o quasi. Non parliamo dei nostrani cinepanettoni, piuttosto della lunga tradizione di film natalizi made in Hollywood che hanno fatto storia: da La vita è una cosa meravigliosa di Capra in poi.

Ecco, è questo mood, caldo e accogliente, che ritroviamo a piene mani nel cd di Tiziana Bacchetta Driving home for Christmas. A cominciare dal titolo in stile road movie che tanto sa di boschi innevati lungo una delle leggendarie Route che attraversano gli States. Un cd che tanto deve alla grandissima tradizione black che ha fatto grande la musica americana e che oggi è entrata a far parte dell’immaginario collettivo di tutti. E che Tiziana rilegge – con la sua voce calda e penetrante – in una raffinata chiave jazz, grazie alla collaborazione con musicisti del calibro di Raffaele Cervasio (chitarra), Arturo Valiante (piano, rhodes), Carlo Bordini (batteria), Giacomo Tantillo (tromba e flicorno), Guerino Rondolone (basso). Molti brani meno noti, alcuni celeberrimi: da Driving home for Christmas di Chris Rea, che da il nome all’album, a The Christmas song di Mel Tomé o a Christmas tears, il bellissimo brano  di R. C. Wilson e S. Thompson portato al successo dal grande Freddy King. E ancora: This Christmas di Donny Hathaway o Every year, every Christmas di Luther Vandross sulla musica di Richard N. Marx. L’album si chiude con due irrinunciabili evergreen: White Christmas (Irving Berlin) che chiude l’album e Have yourself a merry little Christmas (Hugh Martin, Ralph Blane) che non può non ricordarci Harry ti presento Sally.

Insomma: un album tutto da gustare per bambini e adulti di tutte le età purché accomunati da quella insaziabile voglia di viaggi dell’anima e della fantasia!

Barbara Bianchi