A 37 anni da un sequestro che fece epoca, per la prima volta Giorgio Calissoni – rapito assieme alla madre Anna Bulgari, scomparsa lo scorso mese di maggio – rivive quella tragica vicenda, raccontando uno dei rapimenti più brutali della stagione dei sequestri. Ti ho visto negli occhi è il titolo del documentario, trasmesso in prima visione esclusiva su RaiPlay dal 19 novembre.
Proprio alla memoria di Anna Bulgari è dedicato il documentario che lei stessa aveva fortemente desiderato, rivelando in modo provvidenziale, prima della sua scomparsa, particolari inediti sul rapimento. Così i 35 giorni della prigionia, riprendono vita grazie ad Anna e grazie ai ricordi di Giorgio, allora diciassettenne, in un docu-crime scritto e ideato da Vania Colasanti per la regia di Andrea Menghini.
Nel documentario le testimonianze inedite e il repertorio si fondono per dare vita a una storia piena di colpi di scena, a partire dalla rocambolesca giornata del rapimento nella villa di Aprilia. Poi il drammatico epilogo del taglio dell’orecchio di Giorgio prima del rilascio e la successiva condanna a trent’anni di reclusione per il capobanda Riccardo che nel 2005, dal carcere, invia una lettera a Giorgio.
«Su RaiPlay – sottolinea il direttore Elena Capparelli – si trovano storie del presente e del passato, personaggi e fatti che hanno catalizzato l’attenzione dei media e hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo del nostro Paese. Il rapimento Bulgari Calissoni è stato un fatto di cronaca nera che ha impressionato molto l’opinione pubblica che ancora, a distanza di quasi quarant’anni, ne conserva una memoria forte. Attraverso questo docu-crime vogliamo raccontare soprattutto le emozioni, intime e drammatiche, la durezza di quei terribili momenti e la speranza ritrovata, attraverso la testimonianza diretta di chi li ha vissuti in prima persona».
Anna Bulgari, scomparsa il 22 maggio scorso all’età di 93 anni, era una donna ironica, moderna, carismatica, coltissima ed era tra i maggiori esperti al mondo di argenti antichi.
Il figlio Giorgio Calissoni, oggi affermato professionista, aveva solo 17 anni quando fu rapito, e nonostante fosse un adolescente, sostenne coraggiosamente la madre nei momenti estremi della prigionia. Un dramma che negli anni, tra madre e figlio, ha creato un rapporto speciale e di complicità. Un racconto-verità che parla di un’epoca buia del nostro Paese.