Come da tradizione, si svolgono in parallelo con la Mostra di Venezia (2-12 settembre) le Giornate degli Autori, rassegna presieduta da Andrea Purgatori e di cui Giorgio Gosetti è il delegato generale, che giunge alla sua XVII edizione. Fra le tante novità di quest’anno c’è la prima volta di Gaia Furrer come responsabile artistica della selezione ufficiale.

Il carattere generale del programma delle GdA 17 è improntato al tema del coraggio e concepito come una risposta alla difficile stagione del cinema mondiale. «In un anno oggettivamente difficile», dice Andrea Purgatori, «le Giornate avviano un percorso di rinnovamento e crescita che ci proietta nel futuro».

Sono dieci i film in concorso di cui cinque opere prime, quattro gli eventi speciali e undici titoli selezionati nelle rinnovate Notti Veneziane, per un totale di ventisei nazionalità e undici donne dietro la macchina da presa.

Il viaggio di quest’anno parte dalla Cina rurale degli anni ‘90 con Mama, esordio di Li Dongmei, prosegue per la Palestina con 200 Meters di Ameen Nayfeh, co-prodotto con l’Italia. Poi si va nella Russia siberiana con The Whaler Boy dell’esordiente Philipp Yuryev, e a Mosca con Conference di Ivan I. Tverdovskiy. Quindi si transita in Ungheria con Preparations to Be Together for an Unknown Period of Time di Lili Horvát. E poi Serbia, Slovenia, Bosnia, unite dal commovente Oasis di Ivan Ikić. E l’Italia, naturalmente, con la tragedia Spaccapietre dei fratelli De Serio (Foto Kash Gabriele Torsello); la Francia di Honey Cigar, esordio di Kamir Aïnouz. Dal Canada arriva Saint-Narcisse di Bruce LaBruce e dagli Usa Residue di Merawi Gerima. Si scende, infine, nel Cile di Pinochet con Tengo miedo torero di Rodrigo Sepúlveda.

Tra gli eventi speciali fuori concorso, il road movie di Giorgia Farina Guida romantica a posti perduti. Est di Antonio Pisu inaugura le Notti veneziane, dove c’è anche Elisa Fuksas con iSola. Infine, da non perdere, il film di Peter Marcias, Nilde lotti, il tempo delle donne.