Doveva prendere il via all’inizio di gennaio, invece, Il Cacciatore 2, la serie interpretata da Francesco Montanari sulla figura del magistrato Alfonso Sabella, è slittata a mercoledì 19 febbraio. Va in onda in prima serata su Raidue, rete che in questi ultimi tempi sembra dedicare più attenzione alle produzioni made in Italy, grazie anche all’appoggio fattivo di Rai Fiction.

Tratta dal libro Il cacciatore di mafiosi, scritto dallo stesso Sabella, la fiction è firmata da Davide Marengo, che già aveva diretto la prima stagione in coabitazione con il collega Stefano Lodovichi. Ora, il regista di Un fidanzato per mia moglie (2014) e Boris 3 (2010) è al timone da solo degli otto nuovi episodi di questa seconda stagione. Forte delle esperienze fra thriller, noir e black comedy del film Notturno bus (2007) e de Il commissario Manara e Neve sporca (entrambi 2009), nonché dalla virata nel fantastico della serie fantasy di Raiuno Sirene (2017), Marengo realizza una serie pronta per il mercato internazionale.

Del resto la prima stagione de Il Cacciatore era già stata insignita del prestigioso Cannes Series Award, assegnato nel 2018 al protagonista Francesco Montanari (nella foto sopra, Marengo, il primo a sinistra con Miriam Dalmazio, Montanari e Lodovichi). «Agli stilemi del noir procedurale che hanno caratterizzato la prima stagione, si aggiungono incursioni del genere fantascientifico, che con le sue atmosfere sospese e i suoi giochi di luci e ombre segnala lo smarrimento e il progressivo senso di alienazione dei personaggi narrati e, soprattutto, l’assurdità dell’orrore mafioso e della crudeltà umana», spiega Marengo, che continua, «alto e basso, luce e ombra: antinomie fondamentali, spesso rimarcate da movimenti di macchina audaci, montaggio serrato, e una musica che quasi mai costituisce un mero commento alla scena, bensì è organica, inserita nella narrazione e in continuo dialogo con essa».

A proposito di musica, nella colonna sonora, ancora una volta firmata dal compositore Giorgio Giampà, sono stati scelti quattro brani di Ginevra Nervi (foto sotto) cantautrice e compositrice di musica elettronica, che faranno parte anche del prossimo album della giovane artista genovese. 

La seconda stagione de Il Cacciatore racconta la sfida tra il giovane PM Saverio Barone (Francesco Montanari) e il boss Giovanni Brusca (Edoardo Pesce, foto sotto), capo di Cosa Nostra, l’uomo che si è occupato della detenzione di Giuseppe Di Matteo e che tiene segregato il bambino da qualche parte nel suo immenso territorio.

Saverio Barone ha ricevuto dal pentito Tony Calvaruso (Paolo Briguglia) la posizione esatta del nascondiglio di Brusca e si sente ormai a un passo dall’arrestarlo. All’inizio di questa seconda stagione, lo ritroviamo diverso, più maturo, che ha imparato a coniugare l’ossessione lavorativa con la vita familiare insieme a Giada (Miriam Dalmazio, nella foto sotto con Montanari) e a sua figlia Carlotta.

Anche Carlo Mazza (Francesco Foti, foto sotto), collega e ormai miglior amico di Saverio, si sente a un passo dal momento che cambierà tutto. Arrestare Brusca significa mantenere una promessa che ha fatto a sua moglie Teresa (Rosalba Battaglia) tre anni prima: nel momento in cui avrebbe arrestato l’assassino del suo amico Giovanni Falcone avrebbe lasciato l’antimafia.

Il Cacciatore racconta la lotta alla mafia da entrambi i lati del fronte di guerra: i magistrati, ma anche i mafiosi. I cacciatori e le prede. C’è infatti una nuova mafia che emerge e si contrappone a quella corleonese di Brusca. Bernardo Provenzano (Marcello Mazzarella) a Corleone c’è nato, ma oggi crede in una mafia diversa, che non spara più, che non fa rumore, che non combatte lo Stato con le bombe, ma che si rende indivisibile e silenziosa e che si insedia anche nelle istituzioni. Alfiere perfetto di Provenzano è Pietro Aglieri (Gaetano Bruno): boss profondamente religioso, atletico, colto, celebrale, emblema di una mafia nuova e diversa che punta a prendersi tutto. E a spazzare via Corleone.