Organizzata dalla Cineteca Nazionale e dalla Casa del Cinema con il sostegno dell’Ambasciata statunitense, dal 21 al 26 gennaio, alla Casa del Cinema di Roma va in scena Strade a doppia corsia – Itinerari della New Hollywood, una rassegna dedicata a quei film che a cavallo fra gli anni ’60 e ’70 hanno rivoluzionato lo stile, i contenuti e il futuro del cinema americano.
La retrospettiva è arricchita dalla presenza di numerosi ospiti – registi, critici, scrittori, studiosi – a testimonianza di quanto quella stagione americana sia stata e soprattutto rimanga un punto di riferimento. Dario Argento e Giancarlo De Cataldo aprono ufficialmente la rassegna. Durante la settimana toccherà ad altre personalità introdurre i filmi. Assieme a veterani come Argento o Enrico Vanzina, ci saranno anche registi che rappresentano una nuova leva di cineasti, ma per i quali i nomi di Monte Hellman o Terrence Malick sono e restano centrali. La persistenza di quelle opere e di quell’immaginario si riflette nei lavori dei fratelli D’Innocenzo, che si sono guadagnati meritata attenzione con il loro esordio La terra dell’abbastanza, e di Claudio Giovannesi che con La paranza dei bambini si è ulteriormente confermato autore di notevole spessore. Dario Argento, Wilma Labate, Enrico Vanzina non hanno bisogno di presentazioni, come è fuori di dubbio il fatto che Alessandro Portelli sia uno dei maggiori esperti italiani della cultura statunitense. Se la conservatrice della Cineteca Nazionale, Daniela Currò, ha lavorato molti anni negli Stati Uniti venendo direttamente a contatto con quel Paese e la sua cinematografia, il critico Alberto Crespi è da decenni una delle penne più autorevoli sulla New Hollywood e le atmosfere noir della letteratura di De Cataldo riverberano le tonalità di alcuni maestri del cinema di quegli anni. Continuità, contaminazioni tra Italia e Usa, passione per il mondo raccontato nella retrospettiva: Strade a doppia corsia ha voluto invitare queste personalità per evidenziare un legame che prosegue nel tempo tra l’Italia e quella narrazione americana, frutto di una stagione particolarmente fertile e innovativa.
Molti dei registi o degli sceneggiatori dei diciotto film in rassegna sono stati, del resto, a loro volta profondamente influenzati dal cinema europeo a loro coevo, dalla Nouvelle Vague così come dal cinema italiano (l’ultimo film di Monte Hellman presente “in cartellone”, Amore, piombo e furore, è oltretutto un western italo-spagnolo): il titolo stesso della retrospettiva, oltre a omaggiare il capolavoro di Hellman Strada a doppia corsia, intende suggerire quanto il cinema del Vecchio Continente e quello americano siano stati interconnessi. Come disse Warren Beatty, interprete e anche produttore di Gangster Story: “Eravamo americani che guardavano europei che guardavano altri americani”. Forse non c’è frase più semplice e calzante per sintetizzare quanto le cinematografie e gli autori del nostro continente fossero una stella polare per la nuova generazione di registi e sceneggiatori della New Hollywood: in risposta quella generazione riformulerà i canoni del cinema americano diventando imprescindibile per milioni di cinefili e per moltissimi cineasti europei, in un rapporto biunivoco e incessante. I tre itinerari di Strade a doppia corsia – l’omaggio a Monte Hellman, il viaggio tra i Gangster&Co. a partire da Gangster Story (1967) di Arthur Penn e il percorso attraverso la rappresentazione della donna, Women in US – saranno accompagnati anche dall’esperienza, dall’ispirazione e dalle conoscenze degli ospiti italiani che introducono al pubblico della Casa del Cinema alcuni dei titoli selezionati.
PROGRAMMA
Martedì 21 gennaio
16.30 – INAUGURAZIONE con i saluti di Rodney Ford, Addetto Culturale dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, dei rappresentanti della Cineteca Nazionale e della Casa del Cinema
A seguire Dario Argento e Giancarlo De Cataldo presentano La sparatoria – The Shooting di Monte Hellman (1966; 82′); 35mm; v.o.sott.it (Omaggio a Monte Hellman)
19.30 – Non torno a casa stasera – The Rain People di Francis Ford Coppola (1969; 101′); v.o.sott.it (Women in US)
21.30 – Alessandro Portelli presenta Gangster Story – Bonnie and Clyde di Arthur Penn (1967; 111′); v.o.sott.it (Gangster&Co.)
Mercoledì 22 gennaio
16.30 – Wilma Labate presenta Una squillo per l’ispettore Klute – Klute di Alan J. Pakula (1971; 114′); v.o.sott.it (Women in US)
19.30 – Claudio Giovannesi presenta La rabbia giovane – Badlands di Terrence Malick (1973; 95′); 35mm (Gangster&Co.)
22.00 – Le colline blu – Ride in the Whirlwind di Monte Hellman (1966; 82′); 35mm (Omaggio a Monte Hellman)
Giovedì 23 gennaio
16.30 – Mannequin-Frammenti di una donna – Puzzle of a Downfall Child di Jerry Schatzberg (1970; 104′); v.o.sott.it (Women in US)
19.30 – Damiano e Fabio D’Innocenzo presentano Strada a doppia corsia – Two-Lane Blacktop di Monte Hellman (1971; 102′); v.o.sott.it (Omaggio a Monte Hellman)
22.00 – Il clan dei Barker – Bloody Mama di Roger Corman (1970; 90′); 35mm (Gangster&Co.)
Venerdì 24 gennaio
15.00 – Cockfighter di Monte Hellman (1974; 83′); v.o.sott.it (Omaggio a Monte Hellman)
17.00 – Enrico Vanzina presenta Dillinger di John Milius (1973; 103′); 35mm (Gangster&Co.)
19.30 – Daniela Currò presenta Wanda di Barbara Loden (1970; 103′); 35mm; v.o.sott.it (Women in US)
22.00 – La prima volta di Jennifer – Rachel, Rachel di Paul Newman (1968; 110′); v.o.sott.it (Women in US)
Sabato 25 gennaio
19.30 – I killers della luna di miele – The Honeymoon Killers di Leonard Kastle (1969; 110′); v.o.sott.it (Gangster&Co.)
22.00 – Io sono il più grande – The Greatest di Monte Hellman e Tom Gries (1977; 101′); v.o.sott.it (Omaggio a Monte Hellman)
Domenica 26 gennaio
16.30 – Gang – Thieves Like Us di Robert Altman (1974; 123′); v.o.sott.it (Gangster&Co.)
19.30 – Alberto Crespi presenta Amore, piombo e furore di Monte Hellman (1978; 92′); 35mm (Omaggio a Monte Hellman)
22.00 – Foxy Brown di Jack Hill (1974; 94′); v.o.sott.it (Women in US)
Casa del Cinema, Largo Marcello Mastroianni, 1 – 00197 Roma
Ingresso libero fino a esaurimento posti