Preceduta da un grande battage pubblicitario, arriva in tv L’amica geniale parte seconda, sottotitolo Storia del nuovo cognome. La serie record d’ascolti di Raiuno (più di 7 milioni di telespettatori all’esordio lo scorso anno), tratta dalla fortunata saga letteraria di Elena Ferrante, prende il via il 10 febbraio, preceduta da un “antipasto” cinematografico, nelle sale il 27, 28 e 29 gennaio.
Se il primo capitolo narrava l’infanzia tormentata e difficile delle protagoniste Lila ed Elena/Lenù nel nativo rione partenopeo, questo secondo vede le due, ormai sedicenni, alle prese con il passaggio all’età adulta. Entrambe affrontano la scoperta del corpo e della sessualità. Lila lo fa in modo tormentato col marito Stefano, innamorato eppure violento, Lenù, che non vuole essere da meno dell’amica, con il fidanzato Antonio, che però fondamentalmente non ama. Sullo sfondo, un convincente affresco di personaggi che parlano in dialetto napoletano con i sottotitoli, ma che si fanno capire benissimo. Ne emerge un ritratto dell’Italia del Sud anni Cinquanta, in piena rinascita economica, già permeata da avvisaglie di rivoluzione culturale e sociale che sfocerà poi nel Sessantotto.
«Anche in questa seconda stagione della serie – spiega il regista Saverio Costanzo – mi sono attenuto fedelmente ai romanzi di Ferrante. Se la prima serie era di impronta neorealistica, questa, ancora più “cinematografica”, apre verso nuovi orizzonti geografici e culturali. È stata prezioso per me il contributo di Alice Rohrwacher che firma il quarto e quinto episodio e che ha saputo inserirsi perfettamente nel solco che avevamo tracciato».
Costanzo parla di nuovi orizzonti geografici e in effetti, a un certo punto, l’ambientazione abbandona momentaneamente Napoli per una breve vacanza nel mare di Ischia. Qui scoppia la prima vera crisi tra le amiche. Elena spasima in segreto per il giovane intellettuale Nino, ma è Lila a sedurlo, nonostante sia sposata. E le protagoniste? «Siamo felici e emozionate per la notorietà che questa esperienza ci ha dato», rispondono in coro la mora Gaia Girace (Lila) e la bionda Margherita Mazzucco (Elena).
Sempre all’unisono, neanche si fossero messe d’accordo, ammettono candidamente di aver ricevuto diverse proposte di lavoro, ma di aver dovuto declinare perché sono sotto rigida esclusiva della serie di Raiuno. Gaia, poi, ammette di «ritrovarsi nella forza e nella determinazione che caratterizza il personaggio di Lila», mentre Margherita rivela di essere diventata più disinvolta come interprete di Elena, seguendo durante le riprese alcuni corsi di mimo e di ballo.
L’amica geniale. Storia del nuovo cognome è una serie HBO-Rai Fiction, prodotta da The Apartment e Wildside, parte di Fremantle, e da Fandango. Firmano la sceneggiatura Francesco Piccolo e Laura Paolucci, oltre, naturalmente, alla stessa Elena Ferrante, autrice della tetralogia da cui è tratta la serie, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Di Ferrante, a dire il vero, è ancora ignota la vera identità, se non addirittura il sesso, dal momento che in molti insinuano che si tratti in realtà di un uomo. Un mistero che contribuisce a tenere alta l’attenzione sul caso letterario e che la Rai cavalca alla grande, sperando di bissare gli ottimi ascolti ottenuti lo scorso anno.