(di Claudia D’Agnone) Aldo Baglio è un artista, ma, come spesso accade quando devi la tua fortuna alla condivisione di un progetto, nessuno riesce ad immaginarlo diviso dai nomi dei suoi compari Giovanni e Giacomo.
Questa volta, invece, Aldo si prende un pausa dal trio e tira fuori un film da solista, Scappo a casa, di cui ha curato la sceneggiatura assieme a Valerio Bariletti e Morgan Bertacca, raccontando, nel solito modo irriverente, il problema dell’immigrazione.
Nella pellicola Aldo interpreta Michele, meccanico milanese con la passione per le donne e un’avversione immotivata per gli immigrati, soprattutto di colore, concentrato di cliché e grettezza, un uomo che punta su un’apparenza a favor di camera (del cellulare) per passare belle serate in compagnia di donne conosciute in rete con auto prese in prestito dall’officina in cui lavora.
Una serie di sfortunati eventi porterà Michele a vivere come immigrato in terra straniera a stretto contatto con personaggi con cui non avrebbe mai voluto dividere neppure l’aria.
La pellicola si snoda per un’ora e mezza tra siparietti comici e fughe rocambolesche. Ben lontana dai fasti di Tre uomini e una gamba, uno dei titoli di maggior successo del trio comico da cui proviene (e a cui conta di tornare), Scappo a casa è una commedia dotata di un delicato umorismo, ma totalmente costruita su accadimenti talmente contemporanei e importanti da spingerti a smorzare il sorriso e riflettere un po’ di più.
E il punto è proprio questo: se nel film, girato da Enrico Lando (I soliti idioti), cercherete solo evasione e quel “sano cazzeggio” cui Aldo, Giovanni e Giacomo ci hanno abituati, forse resterete delusi.
«Questo film nasce dalla voglia di raccontare il cambiamento», come ammette lo stesso Baglio, è un racconto, volutamente caricaturale, del mondo insofferente in cui viviamo, alleggerito dalla verve comica di Aldo, ma con un messaggio ben evidente, che porta alla luce la disumanità con cui viene trattato chi ha la colpa di essere nato altrove.
La colonna sonora del film è stata arrangiata e composta da Fabrizio Mancinelli, attivo anche nella direzione d’orchestra, che ha recentemente diretto la colonna sonora di Kris Bowers per il film premio Oscar Green Book.
Nel cast anche Angela Finocchiaro nei panni di un’intransigente comandante della polizia slovena.
Il film è nelle sale dal 21 marzo.