Come tutti sanno, il nostro direttore Renato Marengo è anche produttore artistico di numerosi protagonisti della scena musicale italiana, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare a Edoardo Bennato a Tony Esposito, per citarne solo alcuni. Ora ha prodotto l’ultimo lavoro di Donella Del Monaco, dal titolo Rosa Rosae. Qui di seguito pubblichiamo le sue note sulla produzione e notizie sul cd, pubblicato da M.P. & Records di Vannuccio Zanella.

(di Renato Marengo) Era certamente musica d’avanguardia nel 1972 quella degli Opus Avantra, quando ci incontrammo Donella Del Monaco, Giorgio Bisotto ed io. Fra accanite discussioni su quale fosse la via del futuro, il rock, l’avanguardia o il recupero della tradizione classica, decidemmo di sfidare ogni regola e di scavalcare barriere e rigori settoriali dando vita, per la prima volta in Italia, a una formazione che partendo dalla musica classica si aprisse alla trasversalità, inventando un vero e proprio nuovo genere, antesignano certamente di quello che negli anni successivi verrà definito “Prog.”

È ancora musica d’avanguardia quella che Donella Del Monaco oggi fa col suo Opus Avantra Ensemble.  Novità, sperimentazione, ma anche coinvolgente canzone, sempre nel rispetto della tradizione. Solo che stavolta ci sono più esperienze a disposizione da innestare, generi apparentemente inconciliabili  da amalgamare, da sperimentare.

La voce, l’uso che ne fa Donella con le sue esperienze più diverse tra lirica, contemporanea, popolare, è sempre quella straordinaria commistione che la sua mente elabora e le sue incorrotte corde vocali trasmettono.

Per render musica i suoi versi, che spaziano tra il latino e l’italiano venate di veneto e di francese, oggi le è accanto Paolo Troncon, sapiente e originale compositore di profonda formazione classico-contemporanea che affida le sue composizioni strutturate in forme poliritmiche e contrappuntistiche alla vocazione comunicativa di Donella e dei suoi virtuosi performers. Ne esce un vitale e intenso connubio di spessore compositivo e imponente presenza interpretativa.

Per riaprire oggi un dialogo con Donella e sulla produzione artistica del suo ultimo lavoro che, dopo tante esperienze nei teatri e nella discografia di tutto il mondo, torna al vecchio amore con immutata voglia di nuovo e con una formazione giovane e virtuosa, sono partito dall’esigenza che Donella ha sempre avuto di aprire ad altro, di amare la trasversalità di generi diversamente sperimentali, caparbiamente orientati verso nuovi equilibri sonori.

E quindi accanto all’ottimo ensemble messo in piedi da Donella, il suo nuovo ma già collaudato gruppo che comprende Mauro Martello ai flauti, sax soprano e duduk; Andrea De Nardi alle tastiere; Laura Balbinot al violoncello; e Giorgio Cedolin alla batteria, sono tornato con immutata convinzione alla produzione artistica di questa nuova opera. Abbiamo chiesto interventi a prestigiosi artisti che si sentissero in sintonia col progetto: a Tony Esposito, già presente nel primo album di Opus Avantra che ora ritorna con le sue colorate percussioni, ad Alberto Radius, con le sue improvvisazioni inconfondibili alla chitarra elettrica per un omaggio agli anni Settanta, a Lino Vairetti, col suo grande bagaglio teatral-musicale e la sua bella voce mediterranea e infine a un’altra indiscussa primadonna del Prog, Jenny Sorrenti, magicamente affiatata e non conflittuale con la inconfondibile voce di Donella, con una capacità di duettare e dare tocchi emozionali ed eleganti.

Oltre al conflitto perenne tra Avanguardia e Tradizione, un’altra sfida affascina ora Donella col suo Rosa Rosae appena sbocciato, dedicato all’amore nelle sue declinazioni sacro e profano dove i due aspetti si confondono, anzi si capovolgono, come dichiara l’autrice. I testi spaziano da una poetica raffinata in italiano a sacrali invocazioni popolari in un tardo latino di sapore gotico.

Testi di Donella, musiche di Paolo Troncon, tranne il brano Vento del Nord, scritto da Mauro Martello.