(di Francesco Ferri) Forse non tutti sanno che in Galles esiste una grandissima comunità italiana che pullula di cultura nostrana. Sarà anche per questo che proprio a Cardiff è vivo e vitale l’Italian Film Festival (16-18 novembre, Chapter Arts Center), un appuntamento che oramai da quattro anni racconta il cinema italiano con successo. Quest’anno la direzione artistica ha deciso, per il racconto della stagione appena trascorsa del cinema italiano, di partire da Napoli e dalla realtà partenopea, contenitore di esperimenti e di trasformazioni sociali.

«Quest’anno il nostro programma comprende sette lungometraggi, cinque cortometraggi indipendenti e una selezione di alcune delle migliori opere di animazione italiana che delizieranno il nostro pubblico. Il nostro è uno sguardo critico e insieme partecipato sull’Italia contemporanea, la sua bellezza, diversità e le sue molteplici tensioni tra contemporaneità e tradizione», spiegano i due direttori artistici Luca Paci e Luisa Pèrcopo.

«La città di Napoli è la lente d’ingrandimento attraverso cui abbiamo scelto di presentare questi temi», esplorati appositamente attraverso diversi generi: dal thriller Napoli velata di Ferzan Özpetek, al musical dei Manetti Bros. Ammore e malavita, passando da Pagani, il documentario spettacolare di Elisa Flaminio Inno e per il fiore all’occhiello dell’animazione italiana La gatta Cenerentola, creata dalla fantasia della M.A.D. Entertainment.

Sull’onda del crescente interesse per l’animazione a Cardiff (quest’anno in primavera si è svolta la prima edizione del Cardiff Animation Festival), l’IFFC presenta anche una ricca selezione di opere animate italiane (per adulti e bambini), tra cui un portfolio dei migliori corti prodotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino e la prima britannica del cartone Leo da Vinci di Sergio Manfio.

In programma anche Caina (nella foto), una favola nera di forte impatto emotivo sull’immigrazione, inserito nella long-list dei migliori ventun film italiani che concorrono a rappresentare l’Italia agli Oscar 2019 come miglior film straniero. Per la regia di Stefano Amatucci, Caina vede nel cast Luisa Amatucci e la grandissima Isa Danieli.

I toni della selezione di quest’anno spaziano dal drammatico all’umoristico-sentimentale e su quasi tutti aleggia un’atmosfera diffusa di “realismo magico”.

I film di quest’anno ben rappresentano le grandi potenzialità e capacità delle maestranze della cinematografia italiana. Tra esse la regista Laura Bispuri e le attrici Valeria Golino e Alba Rohrwacher per il dramma tutto al femminile Figlia Mia, pluripremiato a numerosi festival internazionali e ambientato in Sardegna, che è stato scelto per l’apertura del Festival venerdì 16 novembre e verrà proiettato con il sostegno dalla Sardegna Film Commission – Regione Autonoma della Sardegna, a confermare un sodalizio che si profila dalla prima edizione del Festival.

Come di consueto anche questa edizione apre le porte ad attori e a registi protagonisti dei film in programma messi a confronto con il proprio pubblico.

Fra gli ospiti il cantautore Nelson, autore delle canzoni di Ammore e malavita, i registi Marino Guarnieri ed Elisa Flaminia Inno, il Presidente di Arci Movie Napoli, Roberto D’Avascio, e Ruth Glynn, accademica ed esperta di cinema italiano presso l’Università di Bristol.