(di Francesco Ferri) Le nuove produzioni tricolori a basso budget – da A.N.I.M.A. a La sabbia negli occhi, da Caina a Pane dal cielo – volano ai festival, in sala e perfino sulle piattaforme streaming.

Mentre il cinema nazionale e internazionale cerca di farsi notare combattendo le molteplici battaglie di questa nostra nuova e complessa era, anche quello indipendente compie i suoi passi, animato da una bella energia e da un certo coraggio. Raccogliamo qua e là notizie e spigolature: piccoli grandi segni di un mondo in fermento.

Notizie innanzi tutto da A.N.I.M.A. (nella foto) di Pino Ammendola e Rosario Montesanti – film con due brani della PFM e le musiche del compositore e pianista internazionale Alberto Pizzo, di cui abbiamo parlato diffusamente nel numero di settembre – che è pronto a decollare per le Giornate Professionali di Cinema di Sorrento (21- 26 novembre). Incontri e anteprime per costruire il volo in sala di questo film distopico che racconta le conseguenze del non fare, male tanto e troppo diffuso della politica italiana.

Novembre è anche il mese del Festival del Cinema italiano di Cardiff (dal 16 al 18), focus sui lavori più particolari, meno scontati del made in Italy. Tra i film in programma ci sarà Caina, opera prima cinematografica di un regista tutt’altro che esordiente, Stefano Amatucci, già noto al grande pubblico per aver firmato la regia di Un posto al sole. Dirige la sorella Luisa in un film terribile in cui immagina un mondo buio dove la protagonista di mestiere fa la trovacadaveri e in cui i morti spiaggiati come balene sui nostri litorali sono ingrediente prezioso per il calcestruzzo.

Streaming mon amour: Emera Film ha stretto un accordo con Cinemaf, grazie al quale approderà nel vasto universo dello streaming anche La sabbia negli occhi, il film di Alessandro Zizzo con Valentina Corti e Adelmo Togliani che racconta il dramma della Sindrome di Sjogren.

Sarà poi sempre Emera Film a distribuire un altro film di forte significato sociale: Pane dal cielo, opera prima di Giovanni Bedeschi. Una fiaba densa di tenerezza che, nel raccontare la dolorosa condizione degli homeless, scrive il racconto di una particolarissima Buona Novella.