(di Francesco Ferri) A Star Is Born segna l’esordio di Bradley Cooper come regista e di Stefani Joanne Angelina Germanotta, alias Lady Gaga, come attrice protagonista.

Ally, giovane cameriera con voce strepitosa, si esibisce dopo il lavoro in localetti burlesque di periferia. Jackson, rockstar sopra le righe e animale da palcoscenico affermato, ha problemi di alcool e droga. Quando va a farsi un goccetto dopo uno show, entra nel locale dove si esibisce Ally, giusto in tempo per assistere alla performance di questa. Lui resta folgorato, si conoscono, si baciano, si innamorano, finché lei non diventa famosa. La complicità tra i due cresce proporzionalmente al successo di lei. I problemi di lui, però, si accentuano dopo che le major s’interessano alla sua Ally per tirarne fuori un prodotto commerciale. Lei crescerà comunque e lui resterà in ombra, poi torneranno ad amarsi.

Prodotto dalla Metro Goldwyn Mayer e distribuito dalla Warner Bros, A Star Is Born in alcuni passaggi sembra ricalcare la biografia della cantante di origine italiana: le esibizioni nei locali di drag queen, l’esplosione improvvisa, le canzoni commerciali con testi sconci che nascondono in realtà un talento indiscutibile e puro nella voce, al piano, nei testi e nel carisma sul palco.

Presentato fuori concorso all’ultima Mostra di Venezia, il film dall’11 ottobre è nelle sale cinematografiche, e da allora è stabilmente in prima posizione nella classifica degli incassi.

La colonna sonora è scritta dalla stessa Lady Gaga: 34 pezzi che confermano la capacità artistica della Germanotta, sempre che ci fossero ancora dubbi.