(di Claudia D’Agnone) Mamma Mia! Ci risiamo: A dieci anni di distanza dal primo fortunatissimo film, tornano in scena Pierce Brosnan, Amanda Seyfried, Colin Firth, Stellan Skarsgard, Julie Walters e Christine Baranski.
Se nel primo film, tratto dal fortunatissimo adattamento teatrale in scena con successo da ormai vent’anni, avevamo lasciato Sophie pronta a salpare per i mari ignoti come una novella Ulisse (non a caso, anche qui la storia è ambientata su un’isola greca, Kalokairi, che è coprotagonista assoluta), in questo secondo lavoro firmato da Ol Parker, il ritorno all’isola rappresenta una chiusura di un cerchio per la giovane Sophie che, per poter andare avanti e superare la morte della madre, deve ripartire proprio da dove la stessa Donna aveva cominciato davvero la sua vita.
Grande assente, se non per un cameo finale, Meryl Streep, figura centrale del Mamma Mia! campione d’incassi del 2008 e rappresentante della modernità nella rarefatta ambientazione tra l’hippie e il mitologico.
Nonostante il vuoto lasciato dalla grande interprete vincitrice di due premi Oscar, non mancano le salopette e l’energia dirompente di Donna Sheridan, questa volta nella sua versione prematerna, ancora ragazza alla ricerca del suo posto nel mondo. L’arduo compito di dare un volto e un’anima alla Donna giovane è stato affidato a Lily James, che smessi i panni d’epoca indossati nei suoi lavori precedenti (Downton Abbey, Cenerentola, Guerra e Pace), si trasforma nella perfetta interprete del senso di libertà di una giovane donna di fine anni ’70.
Se l’intero cast giovanile riesce a essere convincente, quello che forse risulta un po’ forzato, soprattutto in una produzione ad altissimo budget come questa, è il lavoro di sceneggiatura che, seppur condizionato dal repertorio forse meno conosciuto degli ABBA, perde di vista la storyline abbozzata nel primo film, rendendo alcune scene incomprensibili e forzate: il personaggio di Harry Bright (Colin Firth/Hugh Skinner), nel primo film è tratteggiato come un ex ragazzo rockettaro e ribelle conosciuto da Donna sull’isola greca che fa da sfondo a tutte le vicende, mentre nella parte prequel del secondo lungometraggio i due si conoscono in Francia e Harry è già pronto a lavorare in banca.
La presenza di Cher, sempre fedele a se stessa e più star che mai, nei panni della nonna di Sophie, rappresenta un’altra svista autorale (nel primo film Donna lascia intendere che sua madre sia morta), a tratti rattoppata dall’interpretazione di Fernando, uno dei brani più famosi della colonna sonora dell’intero sequel. A interpretare il Fernando cui si rivolge c’è un Andy Garcia più ingessato che mai.
Funzionano tutti i momenti musicali, dai remake delle iconiche Dancing Queen e Waterloo fino ai nuovi adattamenti dei titoli minori degli ABBA Knowing me knowing you, I’ve Been Waiting For You, One of us, When I kiss the teacher.
Se non vi aspetterete niente più di quello che promette, passerete un paio d’ore divertenti in compagnia dell’isoletta (che in realtà è la croata Vis…) e di tutti i personaggi che l’affollano tra passato e presente e musiche che non potranno non farvi venir voglia di ballare. Dal 6 settembre al cinema.