(di Renato Marengo) Ci fa molto piacere partecipare alle celebrazioni dei sessant’anni de La legge, film che, come leggiamo sul sito del Centro Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata”, è stato girato nel paese di Carpino nel 1958.

Oggi sede di un’importante manifestazione musicale internazionale, il Carpino Folk Festival – la cittadina in provincia di Foggia che fa parte del Parco nazionale del Gargano e della Comunità montana del Gargano e che ha dato i natali a uno dei gruppi che ha posto le basi della musica popolare italiana, i Cantori di Carpino – ha quindi il privilegio di aver ospitato le riprese di uno dei primi film girati sul promontorio. E Carpino va molto orgogliosa di questo: basta fare un giro nei circoli e nei bar del paese tutti tappezzati di immagini del film.

La legge, tratto dall’omonimo romanzo di Roger Vailland, oltre ad annoverare un cast stellare – Gina Lollobrigida, Marcello Mastroianni, Yves Montand – è diretto da uno dei maestri del cinema americano degli anni Quaranta, Jules Dassin.

Americano di origini russe, Dassin ha firmato alcuni titoli come il dramma carcerario Forza bruta (1947) e La città nuda (1948) che hanno posto le basi del genere noir nel dopoguerra. Quest’ultimo film in particolare, La città nuda – presente quest’anno alla Mostra di Venezia in versione restaurata nella sezione Classici – fu girato dal vero per le strade di New York, al contrario di ciò che accadeva di solito. Una chiara influenza del neorealismo italiano. Caratteristica che in qualche modo si ritrova proprio ne La legge, girato non in uno studio di posa ma per le vere strade di Carpino e di alcuni altri paesi del Gargano come Rodi Garganico, Peschici e San Menaio.