Dall’India alla Tunisia, dal Montenegro al Sudan alla Siria passando per Italia, Francia, Finlandia e Germania. È un rapido giro del mondo cinematografico quello che ci propone la Settimana Internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani nell’ambito della 75. Mostra di Venezia.
“Il mondo e il cinema. Il nodo è sempre quello”, scrive il Delegato generale della SIC Giona A. Nazzaro nel presentare la selezione di questa trentatreesima edizione. “Non una banale relazione nella quale il cinema diventa un riflesso sociologico del mondo, ma una dialettica aperta. E quindi tenere alto il livello della proposta cinematografica, evitando le scorciatoie del già noto, per incrementare il piacere della scoperta, dello smarrimento, della sensualità, del rischio, dello sconosciuto e dell’ignoto”.
E aggiunge: “Dall’osservatorio che è la Settimana della Critica, il cinema appare dunque come una fucina in piena attività. Abbiamo allargato ancora di più l’orizzonte, tentando così di raggiungere mondi e sguardi che non avevamo ancora lambito”.
Così ad aprire la rassegna c’è il fantasy indiano Tumbbad di Rahi Anil Barve e Adesh Prasad, una parabola sull’avidità ricca di invenzioni visive.
Sempre dall’Asia, ma quella a noi più vicina, proviene il documentario siriano di Saaed Al Batal e Ghiath Ayoub Still Recording. Uno sguardo inedito e doloroso dal cuore della guerra.
Sempre da territori insanguinanti dai conflitti, l’Africa subsahariana, proviene A Kasha di Hajooj Kuka, una curiosa commedia coprodotta da Sudan, Sudafrica, Qatar e Germania.
Restiamo in Africa, ma nella parte più settentrionale con Dachra di Abdelhamid Bouchnak, horror tunisino sospeso fra tradizione e modernità, evento speciale di chiusura della rassegna.
Naturalmente, alla SIC c’è anche tanta Europa, con le sue cinematografie in costante fermento. A cominciare dall’Italia, presente con Saremo giovani e bellissimi, esordio nel lungometraggio di Letizia Lamartire, autrice rivelata dalla SIC@SIC con il corto Piccole italiane.
Il cinema francese si presenta con la commedia surreale Bêtes blondes di Alexia Walther e Maxime Matray.
Il tedesco Adam & Evelyn di Andreas Goldstein è un romanzo di formazione all’ombra della caduta del muro di Berlino.
Il Montenegro fa il suo esordio alla SIC con You Have the Night di Ivan Salatic, poema sulla scomparsa di un intero mondo.
Infine, M, segna l’esordio alla regia della popstar finlandese Anna Eriksson, con un misterioso horror sperimentale.