(di Claudia D’Agnone) Dopo il successo di Bad Moms e del suo seguito, Mila Kunis torna sul grande schermo ancora una volta con una pellicola al femminile, Il tuo ex non muore mai, nelle sale italiane dall’8 agosto.

Questa volta però non è solo una commedia, ma anche una spy story, dichiaratamente un James Bond che incontra Le amiche della sposa, un genere ibrido, piuttosto frequentato dal cinema americano degli ultimi decenni, con altalenante fortuna. Controparte della Kunis la talentuosissima Kate McKinnon, una delle attrici comiche più apprezzate del Saturday Night Live, e forse vero pilastro dell’intero film.

La trama è piuttosto semplice: Audrey (Mila Kunis), una trentenne come tante, un po’ insicura e rassegnata a una vita non troppo entusiasmante, viene lasciata con un sms dal fidanzato Drew (Justin Theroux). Quello che non immagina è che il suo ex era in realtà una spia coinvolta in una cospirazione internazionale, in cui si troverà invischiata lei stessa. Audrey parte da Los Angeles, con l’amica del cuore Morgan (Kate McKinnon) al seguito, alla volta dell’Europa per svolgere una missione affidatagli proprio dall’ex morente… ma quasi nulla va come dovrebbe.

La regia della spy comedy dell’estate è firmata da Susanna Fogel, co-sceneggiatrice e collaboratrice fissa del New Yorker, nel suo curriculum diversi film indipendenti, che oltre a essersi impegnata a dare un taglio verosimile alla storia dal punto di vista della scrittura, non ha voluto rinunciare alle scene intense dell’action movie, interrompendo di fatto il cliché per cui quando il genere spy si fonde con la commedia le scene di tensione passano in secondo piano divenendo più soft.

Per creare le intrepide scene d’azione la Fogel ha chiamato a dirigere la seconda unità di regia Gary Powell, che si è occupato nella sua carriera, tra gli altri, dei film di Bond e Bourne.

Kate McKinnon, istrionica artista abituata all’improvvisazione, trascina il film anche nei punti meno convincenti, con il risultato di una spy comedy nel complesso piacevole, seppur con qualche neo.

Quello che sembra essere il tema centrale del lungometraggio è la solidarietà femminile, di solito poco rappresentata in generale nel cinema, ancor meno in questo genere. Nessun punto critico, nessuna lite tra le due protagoniste, affiatate sin dai primi frame: un sodalizio femminile inedito (siamo abituati alla declinazione al maschile) che funziona e risulta il vero punto vincente del film.

Sam Heughan è perfetto nel ruolo della tenebrosa spia britannica, ma la sensazione è che i personaggi maschili siano un mero contorno.

Il tuo ex non muore mai vi regalerà, in questo caldo agosto, un paio d’ore di svago in compagnia di attori di indiscutibile talento.