“T’ho amato sempre, non t’ho amato mai”: s’ispira al noto verso del brano di Fabrizio De André Amore che vieni, amore che vai Villa Ada – Roma incontra il mondo, viaggio nei generi e negli universi musicali dei vari continenti giunto alla venticinquesima edizione.

Si parte venerdì 15 giugno con il concerto di Noyz Narcos (nella foto, già sold out, ma il rapper romano torna anche due giorni dopo, domenica 17) e la rassegna andrà avanti fino al 10 agosto. Per due mesi circa, sul palco della manifestazione saliranno decine di artisti e gruppi italiani e internazionali, che vanno ad aggiungersi agli oltre tremila che il palco ha ospitato dal 1993, anno della prima edizione della kermesse.

In occasione delle “nozze d’argento” tra Roma e la musica, il più grande evento dell’estate capitolina ha scelto come tema un concetto contraddittorio e ambivalente, come il rapporto dei romani con la loro città, espresso dal verso sopra citato di De André – “T’ho amato sempre, non t’ho amato mai” – artista omaggiato il 28 giugno a ridosso del ventennale della sua morte.

Villa Ada svela il meglio del cantautorato e dell’indie italiano accanto ai grandi nomi internazionali in un’edizione che guarda al passato ma con un occhio molto attento al presente, come dimostra l’attenzione al rap e alla trap, generi che mai come negli ultimi tempi sono tornati in voga.

Appartiene a questo filone Noyz Narcos, che apre il festival e torna il 17, seguito il 20 luglio da Mezzosangue, misterioso rapper romano dalle rime sferzanti e il volto coperto da un passamontagna; il 25 luglio tocca all’esplosivo Nitro con l’ultimo disco, “No Comment”, mentre il 28 luglio è il turno del rapper genovese Tedua, fra i più promettenti artisti della trap made in Italy e reduce dal successo di “Mowgli – il disco della giungla”, certificato disco d’oro e ai vertici della classifica Fimi.

Un posto di rilievo è riservato ai cantautori e all’indie di casa nostra, tra rock, blues e jazz. Si inizia il 16 giugno con l’ironia di Giancane e la sua ultima fatica “Ansia e disagio”; il 21 giugno arrivano le suggestioni dei Mokadelic, gruppo attivo nella composizione di colonne sonore per il cinema, la tv e il teatro (le musiche della serie Gomorra tra i loro ultimi successi); seguiti il 22 giugno dai Joe Victor, la band più folle e colorata di Roma. Il 23 giugno sale sul palco il pop fresco di Frah Quintale, in vetta alle classifiche con “Missili”, il suo ultimo singolo in collaborazione con Giorgio Poi. Il 26 giugno sarà la volta del raffinato duo jazz voce e contrabbasso dei Musica Nuda; mentre, passando a ritmi più rock, ecco che il 29 giugno salgono sul palco i Ministri con il nuovo album di inediti “Fidatevi” (aprono il concerto gli Spiritual Front). Il 30 giugno, di ritorno dal successo a colpi di sold out del tour invernale arriva Colapesce, il cui ultimo album “Infedele” lo ha confermato come uno dei talenti più fulgidi e cristallini della sua generazione. In apertura, la sorpresa della musica italiana del 2017: Andrea Laszlo De Simone. Il suo “Uomo Donna” è un disco frutto di anni di lavoro che ha immediatamente conquistato critica e pubblico. Il 3 luglio, dopo l’apertura affidata a Mox, è la volta del romanissimo Galeffi e del suo “Scudetto”, uno degli esordi più chiacchierati dell’anno. Il 5 luglio arriva da Torino la penna sottile e acuta di Willie Peyote, seguito dal Muro del Canto che dopo quasi un anno di stop presenta il 7 luglio nella sua Roma – per un’unica data estiva – “La Vita è Una”, primo singolo del quarto lavoro in studio che vedrà la luce in autunno. Il 9 luglio toccherà a uno dei padri del punk italiano, Giovanni Lindo Ferretti, mentre il 10 luglio all’iron rock dei bergamaschi Pinguini Tattici Nucleari. Il 12 luglio saliranno sul palco i travolgenti Bud Spencer Blues Explosion, il duo formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, con un nuovo disco registrato completamente in analogico: “Vivi muori blues ripeti”; il 15 luglio scalderà il pubblico del laghetto lo stile inconfondibile e sperimentale dei Calibro 35. Il 26 luglio la romanità dell’Orchestraccia; il 3 agosto Iosonouncane e Paolo Angeli, dopo il successo del tour invernale, tornano insieme in un magico live che mescola avanguardie sonore e tradizioni ancestrali della loro Sardegna.

Come ogni anno il festival porta a Roma tanti artisti internazionali: il 20 giugno, in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato – #Withrefugees Live, arriva la stella del desert blues Bombino, conosciuto anche come il “Jimi Hendrix del deserto”, con il suo ultimo album “Deran”. Il 4 luglio torna dal Canada la magia dei Godspeed You! Black Emperor, reduci dai due sold out di quest’inverno all’Auditorium Conciliazione per il Romaeuropa Festival; il 13 luglio dagli Usa atterra l’elettronica di Ernest Greene, più noto con lo pseudonimo Washed Out; mentre il 14 è la volta dei Chinese Man, collettivo francese paladino dell’indie groove. Il 17 luglio, per una delle due sole date italiane previste, tocca allo storico chitarrista di Bruce Springsteen Little Steven (al secolo Stevie Van Zandt) con i Disciples of Soul. Un’avventura nella storia del rock’n’roll con la sua inimitabile guida. Il 18 luglio è la volta di una delle voci femminili più potenti dell’Africa, Dobet Gnahoré, che con il suo sound unico, meticcio e affascinante si esibirà nella giornata dedicata al centenario di Nelson Mandela. Il 19 luglio sarà il turno di Gogol Bordello, la band gipsy punk più amata in Italia. Il 22 luglio arriva la travolgente New York Ska Jazz Ensemble + Shots in the Dark: una carrellata di musicisti eterogenei che mescolano ska e reggae, dancehall e rocksteady, creando un live indimenticabile. Il 23 luglio un evento imperdibile: Kruder & Dorfmeister celebrano il venticinquesimo anniversario di “G-Stoned”, prima release ufficiale del duo e oggi pietra miliare dell’elettronica, con uno speciale DJ set di 4 ore spalla a spalla, proprio come agli esordi. Il 24 luglio arriva la travolgente energia balcanica di Goran Bregovic; il 31 luglio Huun Huur Tu con la ricchezza misteriosa e affascinante delle antiche musiche della Tuva, nell’Asia centrale. Il 1° agosto aprono il mese i Ministry, una delle più importanti band industrial americane e portabandiera del movimento cyberpunk.

Non mancheranno poi le giornate speciali. Dopo quella del 20 giugno per la Giornata Mondiale del Rifugiato – #Withrefugees Live, il 28 giugno è la volta della serata “Caro Faber. Roma Canta De André”. Alcuni artisti della scena cantautorale romana interpreteranno le canzoni più celebri e amate del cantautore genovese a pochi mesi dal ventesimo anniversario della morte. L’11 luglio prende vita “Reverend Horton Heat – Psychobilly Rome Holy Day Fest”, serata dedicata a tutti gli amanti dello psychobilly e del rockabilly con Reverend Horton Heat, numero uno del genere nell’unica data italiana del tour europeo, mentre il 2 agosto arriva “Il Mediterraneo è donna”, un racconto del Mediterraneo attraverso le voci delle donne (cantanti, scrittrici, madri o rifugiate). Uno spettacolo che unisce brani delle grandi interpreti (Fairuz, Umm Kulthum, Amalia Rodrigues, SezenAksu, Rosa Balistreri) al repertorio di Stefano Saletti & Banda Ikona per narrare le storie delle donne di ieri e di oggi, costrette a lasciare la propria terra e a reinventarsi una vita, madri coraggio simbolo di un Mediterraneo più che mai dilaniato e ferito.

Spazio anche al teatro: il 19 giugno con Guido Catalano e Dente e il loro “Contemporaneamente insieme anche d’estate”, in cui il poeta torinese e il cantautore emiliano incrociano chitarra e penna per parlare d’amore a modo loro, mentre il 24 giugno Ascanio Celestini e Giovanna Marini presentano “Racconti e canzoni”. Come recita il titolo: in scena canti e racconti per parlare di lavoro, di immigrazione, di guerra e pace, di solidarietà e indifferenza in un tempo invaso dalle immagini provocanti della pubblicità e da quelle scandalose della politica.

Oltre ai numerosi concerti, le rive del laghetto ospitano come ogni anno un programma culturale variegato e multidisciplinare, accessibile a tutti e in una convinta logica no profit. Si ripete l’esperienza vincente del D’Ada Park, l’area del Festival ad accesso gratuito che ospiterà concerti, dibattiti, incontri, presentazioni di libri, esposizioni artistiche, proiezioni cinematografiche, corsi di formazione e laboratori per bambini. Si affronteranno e ci si confronterà su tematiche attuali quali il bullismo, la sostenibilità ambientale, l’alimentazione e la filiera corta, l’innovazione sociale e culturale, il mondo digitale, la formazione professionale, la street art, la rigenerazione urbana legata alla green economy, l’accoglienza dei migranti e dei rifugiati. Sul palcoscenico della free area andranno in scena all’ora del tramonto alcune importanti realtà musicali emergenti in linea con la programmazione del main stage e in collaborazione con il network dei Circoli Arci; mentre dopo la mezzanotte arriveranno alcune delle crew musicali più acclamate della scena romana.

Spazio anche a una selezione di street food di qualità per accontentare tutti i palati e un’area commerciale dedicata all’artigianato e alla cultura.

VILLA ADA – ROMA INCONTRA IL MODNO
via di Ponte Salario 28 – Roma

#VillaAda2018

Dalle ore 9 servizio ristoro e centro estivo per i più piccoli e dalle 18 stand e area “relax” e ristorazione” nel D’Ada Park (area gratuita)

Dalle ore 21.30 a 00.30 concerti main stage (area a pagamento)

Sito web: www.villaada.org

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