Anche quest’anno Cinecorriere si presenta puntuale all’appuntamento con Cannes e come sempre l’attenzione è rivolta ai giovani registi e produttori del nostro cinema e delle nostre serie tv.
Sulla Croisette c’è una nutrita pattuglia di italiani: in concorso Matteo Garrone con Dogman e Alice Rohrwacher con Lazzaro felice. In Un certain regard c’è Valeria Golino con Euforia, nella Quinzaine Gianni Zanasi con Troppa grazia e Stefano Savona con La strada dei Samouni. E c’è pure uno studente del Centro Sperimentale, Pier Lorenzo Pisano, con il corto Così in terra.
In questo speciale abbiamo voluto dedicare poi un ampio servizio al FilMart 2018, raccontandone le linee guida e la folta presenza italiana.
Tornando a Cannes, non si sono ancora spenti gli echi di un grande successo tricolore a Canneseries – la rassegna, conclusa da qualche settimana, dedicata alle migliori serie tv del mondo – dove ha trionfato Il Cacciatore, la serie di Raidue sulla trattativa Stato/Mafia. Realizzata al di fuori dei consueti schemi della fiction italiana, è stata giudicata da tutti finalmente competitiva con le maggiori produzioni internazionali e ha vinto il premio per il miglior attore protagonista a Francesco Montanari, oltre a essere stata acquistata da numerose tv straniere.
Nelle nostre pagine non manca il cinema indipendente italiano, Le guerre horrende di Luca Immesi e Giulia Brazzale, e i prodotti di qualità internazionali, come Wajib della palestinese Annemarie Jacir.
Arti, immagini, suoni, parole si danno appuntamento nella Capitale a fine estate per il Roma Europa Festival. Prima, però, riflettori puntati su L’Isola del Cinema, di cui Cinecorriere è media partner.
Infine, occhio a Netflix, fenomeno sempre più in espansione, presente e futuro del cinema e delle serie televisive.
Renato Marengo
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