In sala lo vedremo in autunno, distribuito dalla Cineteca di Bologna, intanto La strada dei Samouni, il film di Stefano Savona con le animazioni di Simone Massi, torna da Cannes con il premio “Oeil d’or” come Miglior Documentario di questa edizione del Festival.
Presentato in concorso alla Quinzaine des Réalisateurs, il film ha vinto lo stesso prestigioso premio assegnato lo scorso anno a Visages Villages di Agnès Varda.
La strada dei Samouni racconta la storia della piccola Amal che da quando è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia, prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite.