Prodotto da Cross Productions e Beta Film in collaborazione con Rai Fiction, Il cacciatore è l’unico titolo italiano in concorso a Canneséries, primo festival dedicato alla serie internazionali, in programma sulla Croisette fino all’11 aprile.
Lunedì 9 aprile le prime due puntate della serie di Raidue diretta da Stefano Lodovichi e Davide Marengo e interpretata da Francesco Montanari (nella foto) sono state proiettate al Palais des Festivals, con grande apprezzamento e lunghi applausi da parte del pubblico in sala.
Anche in grandi quotidiani italiani, dal Corriere della Sera a La Repubblica, hanno celebrato la serie. Sulle pagine di quest’ultima è comparso un articolo che riportiamo integralmente.
“Il cacciatore unico italiano a Canneséries: “Un onore rappresentare l’Italia” (di Rita Celi)
È la fiction Rai Il cacciatore a rappresentare l’Italia a Canneséries, prima edizione del festival internazionale delle serie tv in corso nel Palais des Festival. Dieci produzioni in concorso provenienti da ogni parte del mondo, dal Messico (Aquí en la tierra di e con Gael García Bernal) alla Corea del Sud, Israele, Stati Uniti e Norvegia, Spagna, Germania, Belgio. La giuria, presieduta da Harlan Coben, composta dall’attrice tedesca Paula Beer, la sceneggiatrice e regista francese Audrey Fouché, l’attrice turca Melisa Sözen (Turchia), il compositore Cristobal Tapia de Veer (Cile/Canada) e l’attore Michael Kenneth Williams, assegnerà mercoledì 11 aprile i riconoscimenti alla migliore serie, premiando inoltre la migliore interpretazione, sceneggiatura, performance, musica.
Una grande soddisfazione per gli autori e gli interpreti della serie in onda il mercoledì su Rai2, ispirata alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella che ha raccontato le sue battaglie contro la mafia siciliana nei primi anni 90 nel suo libro Cacciatore di mafiosi. “Comunque vada è già un successo – racconta Davide Marengo, regista insieme a Stefano Lodovichi – perché essere in gara in un festival internazionale appena nato premia il nostro impegno”.
“La mafia è un genere molto battuto nelle serie tv – prosegue Marengo – ma Il cacciatore racconta storie vere e parla di argomenti nuovi, del coraggio di alcuni magistrati che hanno portato all’arresto di boss come Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca. È una storia di successi ma anche del costo per raggiungerli, doversi muovere con la scorta, i disagi e le difficoltà della famiglia, e anche le indagini che diventano ossessione. Abbiamo scelto di mettere da parte il fascino del male per raccontare i buoni con una scrittura più cinematografica che televisiva”.
La serie – prodotta da prodotto da Cross Productions, dalla tedesca Beta Film in tandem con Rai Fiction – è interpretata da Francesco Montanari nei panni del procuratore Saverio Barone, ispirato a Sabella. Barone è l’ultimo arrivato nel pool antimafia che si guadagna sul campo le indagini sugli assassini di Giovanni Falcone e i rapitori del piccolo Giuseppe Di Matteo, una caccia che diventa un’ossessione per il magistrato. La prima stagione è composta da dodici episodi ma, assicura Marengo, “ci sono ancora tante cose da raccontare, e sarebbe bello riunire ancora la squadra per lavorare alla seconda stagione”. Intanto autori e registi si godono gli applausi a Cannes e, in attesa del verdetto, Il cacciatore (con il titolo internazionale The Hunter) è stato acquisito da Amazon Prime Video per il suo catalogo.”