Uno show senza precedenti debutta il 15 marzo all’Auditorium Conciliazione di Roma. È “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel”, spettacolo prodotto da Artainment Worldwide Shows con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, presentato lunedì 12 marzo alla stampa nel grande foyer del teatro di Via della Conciliazione.

«La tecnologia si sposa con l’arte, con la spiritualità, con la Storia», ha detto Marco Balich (nella foto di Riccardo Ghilardi), ideatore dello show e già direttore artistico e produttore di diverse cerimonie olimpiche, da quella di Torino del 2006 a Rio de Janeiro 2016. Assieme a Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, a monsignor Dario E. Viganò, a Lulu Helbeck, coregista dello show, e a Pierfrancesco Favino, che ha prestato la voce a Michelangelo Buonarroti, Balich ha raccontato la genesi e la lavorazione, ancora in progress dello spettacolo. Un evento multimediale e poliartistico che è anche una sfida, quella di rimanere in cartellone il più a lungo possibile. E l’inizio è senz’altro promettente: sono già 35.000 infatti i biglietti staccati in prevendita. 

  

Protagonista assoluta dello show è la Cappella Sistina. Uno dei luoghi più incredibili della storia dell’arte mondiale è al centro di uno spettacolo che nasce dalla contaminazione di tante e diverse forme artistiche: da un lato l’azione fisica della performance teatrale incontra la magia immateriale degli effetti speciali, dall’altro la tecnologia più avanzata si mette al servizio di un racconto per parole e immagini mai visto prima. L’immersività di proiezioni a 270° porta lo spettatore al centro stesso dell’evento.

Lo show mette insieme alcuni dei più grandi talenti internazionali del mondo della musica – tra questi anche Sting (nella foto di Eric Ryan Anderson) autore del tema principale, che è intervenuto in video per salutare il pubblico presente alla conferenza – del teatro, del video, per offrire al pubblico un viaggio sensoriale unico, «un’esperienza emotiva» – come ha sottolineato Favino – che ha come protagonista principale uno dei luoghi più importanti e ammirati del mondo: la Cappella Sistina.

«Con “Giudizio Universale” abbiamo voluto creare uno spettacolo completamente nuovo, in cui la genesi di un capolavoro dell’arte universale viene raccontata mixando tutti i linguaggi che il mondo del live entertainment ci mette oggi a disposizione; il tutto nel più rigoroso rispetto dell’opera di Michelangelo», ha dichiarato Marco Balich. Che ha aggiunto: «Ci piace pensare che gli spettatori che verranno a vedere il nostro “Giudizio Universale”, soprattutto quelli più giovani, possano uscire dall’Auditorium Conciliazione ispirati da una rinnovata consapevolezza: non c’è nulla di più emozionante della bellezza di un’opera d’arte».

La voce di Michelangelo, in entrambe le versioni, italiana e inglese, come già detto, è di Pierfrancesco Favino (nella foto), talento riconosciuto anche oltre i confini italiani: «Siamo circondati dalla bellezza. Abbiamo questa enorme fortuna ed è assurdo quanto spesso ce ne scordiamo. Quando c’è la possibilità di partecipare a qualcosa che riesce a dare voce, luce a questa bellezza che abbiamo tutto intorno, non possiamo che inorgoglirci», ha dichiarato.

La co-regia di “Giudizio Universale” è di Lulu Helbek, già direttore creativo di importanti produzioni Balich Worldwide Shows, come “Mother of the Nation”, realizzato ad Abu Dhabi nel 2016, mentre la supervisione teatrale è stata affidata a Gabriele Vacis.

Al tema originale di Sting si aggiungono le musiche di John Metcalfe, figura di riferimento della scena pop-rock contemporanea e arrangiatore e produttore di artisti come U2, Morrissey, Blur e Coldplay.

Le scenografie dello spettacolo non si limitano a riprodurre la Cappella Sistina, ma portano davanti agli occhi del pubblico spazi nuovi, magici, sospesi, ispirati dalle prospettive originali del Cinquecento. A firmarle sono stati chiamati Stufish Entertainmnet Architects, il team di scenografi già responsabile, tra i tanti, dei palchi di The Rolling Stones, U2, Lady Gaga e Madonna.

L’immersività delle proiezioni a 270° porta lo spettatore al centro stesso dell’evento rendendolo protagonista di un’esperienza multisensoriale. A curarne i contenuti è Luke Halls, video designer già al lavoro con Rihanna, Elton John e la Royal Opera House di Londra. Fanno parte del team creativo internazionale anche Fotis Nikolaou, storico danzatore di Dimitris Papaioannou e coreografo delle cerimonie delle Olimpiadi di Atene, e Rob Hallowey e Bruno Poet, light designers di innumerevoli opere teatrali in tutto il mondo.

Altri importanti contributi allo show sono il suono di Mirko Perri, vincitore del David di Donatello 2017 per “Veloce come il vento”, e i costumi di Giovanna Buzzi, vincitrice del Metropolitan Fashion Award 2017, l’Oscar della Moda.

“Giudizio Universale” dura 60 minuti. Gli spettatori assistono al racconto della nascita del capolavoro del Buonarroti, dalla commissione da parte di Giulio II degli affreschi della volta fino alla realizzazione del Giudizio Universale, con una rievocazione della Cappella Sistina anche come luogo dell’elezione pontificia. Attraverso il racconto di Michelangelo si animano gli affreschi che rendono unico al mondo il luogo di uno dei riti più affascinanti e misteriosi della spiritualità: il Conclave.

Concepito per la lunga tenitura, lo spettacolo, nella doppia versione italiana e inglese si configura come l’evento imperdibile del 2018. Un appuntamento per tutti gli amanti dell’arte ma anche per le scuole.

Grazie al progetto educativo Artainment@School, 15.000 studenti tra gli 8 e i 19 anni hanno già confermato la presenza allo spettacolo.

“Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel” – finanziato con capitali privati (con un budget di 9 milioni di euro) e patrocinato dal Mibact – è la prima produzione di Artainment Worldwide Shows. La società, parte di Worldwide Shows Corporation (wscorp.com), è nata per dare vita a un nuovo genere di intrattenimento: performance dal vivo in cui i codici emozionali dello spettacolo e i linguaggi visivi contemporanei incontrano l’arte.

Le voci di “Giudizio Universale” – oltre a quella di Pierfrancesco Favino per Michelangelo – sono di Sonia Scotti per la versione italiana della voce della Bibbia, Joseph Murray e Luca Biagini per Clemente IV, Ian Thomas Williams e Ennio Coltorti per Giulio II, Julian Hill e Franco Mannella per il Camerlengo.

I performer che fisicamente si alterneranno sul palco sono invece Valentino Infuso, Cristian Ruiz, Francesco Cordella, Pietro Rebora, Rimi Cerloj, Danilo Picciallo, Giacomo Corvaia, Desirè Balena, Danilo Monardi, Federica Scaramella, Manuel William Rapicano.

I biglietti sono acquistabili dal sito giudiziouniversale.com e attraverso il circuito Vivaticket.

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