Martedì 16 gennaio prende il via il tour de La forza delle donne, il documentario di Laura Aprati e Marco Bova che racconta la drammatica quanto magica esperienza vissuta a contatto di un mondo tutto al femminile. Dal Kurdistan al Libano, la cronaca di un viaggio fra donne, di donne migranti e di altre donne che le accolgono. Accanto alla proiezione del documentario, a ogni tappa corrisponderà un incontro che vedrà protagoniste analoghe realtà opposte fra di loro. Sarà cioè un’occasione per riflettere sul tema dell’incontro e della solidarietà.
Prima tappa del tour, il 16 gennaio 2018, alle 11.00, a Roma presso la Sala Stampa Estera, alla presenza della Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
Seconda tappa, il 1° febbraio presso la Fondazione Le Costantine di Uggiano La Chiesa (Lecce).
Terza tappa, il 22 e il 23 febbraio, a Rosarno, iniziativa con la Flai Cgil della Piana di Gioia Tauro.
Quarta tappa del tour, il 2 marzo al Comune di Riace, il paese dell’accoglienza, dove l’integrazione è fatto quotidiano, e il sindaco, Domenico Lucano, inserito dalla rivista Fortune nell’elenco delle personalità più influenti del mondo.
A queste tappe si aggiungeranno poi Bologna, Marsala, Padova, Pescara e Pordenone.
A completamento del tour, il documentario verrà presentato anche al Festival Internazionale del Giornalismo, in rpogramma a Perugia dall’11 al 15 aprile.
Per essere aggiornati costantemente sulle date, il sito da consultare è www.forzadelledonne.com
«Con Focsiv (Federazione degli organismi cristiani servizio internazionale volontariato, ndr), che ci supporta», spiega la coregista de La forza delle donne Laura Aprati, «abbiamo deciso di cogliere l’occasione della proiezione di questo lavoro per riprodurre, a ogni tappa di questo che vuole essere un vero e proprio tour, la situazione di incontro fra donne che abbiamo vissuto in prima persona girando: la forza delle donne rifugiate, da una parte, e quella delle donne dei Paesi ospitanti, dall’altra. Ciascuna con i propri problemi».
Uno squarcio su una realtà, quella della guerra, che spesso ci sfugge perché in Europa da oltre sessant’anni non si combatte. E che viene osservata nella sua quotidianità. Per l’analisi della quale, uno dei punti di forza è stato il confronto generazionale fra i suoi due autori: Laura Aprati, giornalista e autrice televisiva con una lunga storia alle spalle; e Marco Bova, giovanissimo e brillante regista.
Il valore di questo documentario è proprio in questo confronto profondo e disincantato. La forza delle donne racconta i problemi di conflitti e migrazioni, attraverso la diversità di genere delle sue protagoniste.
Donne di tutti gli strati sociali, di religioni diverse, di etnie diverse accomunate dalle difficoltà quotidiane, dalla gestione delle famiglie, da responsabilità sempre più gravose. Il rapporto con i figli in una società dove l’uomo è dominante ma in tempi di guerra diventa l’anello debole.
Come si convive con la fame, la perdita di tutto ciò che si ha, con le bombe, con la necessità di lasciare la propria casa e la propria terra. Quale futuro si cerca.
Donne musulmane, yazide, cristiane, siriane rispondo a queste domande. A fare loro da cornice Rima Karaki, libanese, giornalista anche lei, cresciuta a Beirut. In Libano si sono rifugiati palestinesi, siriani e convivono più religioni. Lei va in onda senza velo ed è diventata famosa per aver tolto la linea in diretta a uno sceicco che non rispettava la parità di genere.