Da Deserto rosso a Novecento passando per Incontri ravvicinati del terzo tipo: sulla Laguna tornano i migliori film di sempre.

Con la serata di pre-apertura di martedì 29 agosto della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, prende il via anche Venezia Classici. Rosita (1923) di Ernst Lubitsch in una nuova copia restaurata dal MoMA col supporto di The Film Foundation viene presentato in prima mondiale con l’accompagnamento musicale dal vivo della Mitteleuropa Orchestra diretta da Gillian Anderson.

Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Stefano Francia di Celle, presenta inoltre una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori. 

Tra i diversi capolavori restaurati quest’anno vengono presentati: Novecento di Bernardo Bertolucci (1976), Deserto rosso di Michelangelo Antonioni (1964, Leone d’oro alla Mostra di Venezia, nella foto Monica Vitti), Gli amanti crocifissi (1954) e L’intendente Sansho (1954, Leone d’argento alla Mostra di Venezia) di Kenji Mizoguchi, I figli delle mille e una notte di Nacer Khemir (1984), Femmina ribelle di Raoul Walsh (1956), L’occhio del maligno di Claude Chabrol (1962), L’asso di picche di Milos Forman (1963), Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1977) e Tutto in una notte di John Landis (1985).

È il regista italiano Giuseppe Piccioni a presiedere la Giuria di studenti di cinema che – per la quinta volta – assegnerà i premi Venezia Classici per il Miglior film restaurato e per il Miglior documentario sul cinema.