Salutando Tomas Milian, che se ne è andato giovedì 23 marzo a Miami all’età di 84 anni, vogliamo ricordarlo con un articolo a lui dedicato pubblicato su un numero speciale di Cinecorriere, uscito per la Festa del Cinema di Roma 2014.
«Roma, al contrario, si legge Amor». A dirlo è Tomas Milian, attore che con la Città eterna ha un rapporto intimo e profondo. E Roma ricambia l’affetto conferendogli il Marc’Aurelio Acting Award del Festival del Film.
“Non premia soltanto le pellicole il Festival Internazionale del Film di Roma. Durante la manifestazione, Tomas Milian, attore di origini cubane dalla doppia cittadinanza, statunitense e italiana, riceverà il Marc’Aurelio Acting Award. A consegnarglielo sarà Sergio Castellitto, che lo ha voluto nel cast del suo prossimo film, Nessuno si salva da solo. Non si tratta solo di un premio, forse è più un tributo che Roma riserva all’attore che ha saputo incarnare gli aspetti più popolareggianti dell’essere romani. A tal punto che Milian – impreziosito dall’impareggiabile doppiaggio in romanesco di Ferruccio Amendola – è diventato emblema della romanità, come Alberto Sordi o Carlo Verdone, lui che romano non lo è. Tomas Milian nasce a Cuba, viene naturalizzato statunitense e prende la cittadinanza italiana solo nel 1969. Perché l’Italia diventa la sua casa. Lavora nel cinema d’autore degli anni ’60 con registi come Luchino Visconti e Pier Paolo Pasolini, per poi ritagliarsi il suo spazio all’interno della florida stagione degli spaghetti western. Fino ad arrivare all’apice, con i polizieschi all’italiana. L’ispettore Nico Giraldi, alias Er Monnezza, non è solo un personaggio entrato nella storia del cinema italiano, è una vera e propria icona culturale, testimonianza della Roma degli anni ‘70. La Città eterna, con un popolo da sempre legato ai propri simboli e alle proprie origini, si affeziona subito a Milian, ma la vena artistica poliedrica di questo attore lo porterà a cimentarsi in generi diversi e a reinserirsi più volte nel cinema hollywoodiano. Il primo ritorno, nel 1961, avviene su richiesta di Dennis Hopper per recitare nel suo Fuga da Hollywood, mentre nel 1997 lo troviamo nel cast di Amistad di Steven Spielberg. In Italia non torna per vent’anni. Cosa rimane oggi del legame sentimentale tra Er Monnezza e Roma? «Roma è la città in cui mi sento a casa. La città che mi ha accolto come un figlio e che mi ha insegnato la vita. Se c’è un posto dove voglio trascorrere gli ultimi anni della mia esistenza è Roma che, al contrario, si legge Amor». Il premio a un amore corrisposto. (di Alessandro Logli)”