Hong Kong, 16 marzo 2017 (dal nostro inviato) – Nel quarto e ultimo giorno del 21° Hong Kong International Film & TV Market (FilMart) organizzato dall’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), in chiusura di manifestazione si tirano le somme con un bilancio, ancora a caldo, dell’evento.

Quest’anno la fiera internazionale dei prodotti audiovisuali (cinema, tv, intrattenimento digitale, ecc.), durante la quale sono state presentate anche 40 anteprime di film mondiali o comunque internazionali, ha visto la partecipazione di oltre 8.000 visitatori, ovvero circa il 9% in più rispetto allo scorso anno. Gli espositori erano più di 800, provenienti da 35 nazioni. Alcuni Paesi, poi, come la Cina, le Filippine e la Cambogia hanno addirittura raddoppiato il numero delle presenze.

Fra i 70 eventi speciali, seminari, conferenze – di cui una dozzina organizzati o co-organizzati dall’Hong Kong Trade Development Council – che sono stati seguiti da 3.000 addetti ai lavori, va annoverato anche l’ultimo incontro di questa edizione, coorganizzato dal quotidiano China Daily (nella foto sotto la pagina dedicata all’evento) e andato in scena presso il Moonlight Theatre dell’Hong Kong Convention and Exhibition Centre: “Sino-foreign Co-produced Film Summit“, ovvero l’incontro ai vertici per quanto riguarda la coproduzione cinematografica fra la Cina e i Paesi esteri.

Alla tavola rotonda, che ha riunito 250 delegati provenienti da Hong Kong e dall’estero, hanno preso parte dieci oratori: Teddy Chen, regista hongkonghese; William Feng, vice presidente della Motion Picture Association; Amy Lui di EntGroup; Ct Yip, direttore esecutivo di Media Asia Group Holdings Limited e amministratore delegato di Lai Sun Group; Ya Ning, vice presidente e amministratore delegato di iQIYI Motion Pictures; Chen Yiqi di Sil-Metropole Organisation Ltd; Ann An, di Desen International Media; Dagan Potter di Oriental Dreamworks; William Pfeiffer, co-fondatore di Globalgate Entertainment; e Ma Runsheng, ex presidente di China Radio, Film and Television Program Exchange Center e vice-presidente di China Television Drama Production Industry Association.

Tutti insieme hanno analizzato le opportunità e le sfide che si prospettano nei prossimi anni per l’industria cinematografica cinese cercando di capire il massimo che gli operatori del settore possano fare nell’era della coproduzione 3.0. Attualmente la Cina ha accordi con tredici Paesi esteri e il numero sta ancora crescendo. La coproduzione si articola a tutti i livelli, dalla collaborazione nella messa a disposizione di capitali ai contenuti, dalla condivisione dei talent alla distribuzione. Alla luce di questo, i relatori hanno quindi cercato di capire quale sia il ruolo che la coproduzione Cina-Paesi esteri possa assumere nell’ambito del mercato globale del film nel prossimo futuro.