Dal 5 gennaio, Trevico, città natale di Ettore Scola, ospita il primo Festival italiano della Cinegustologia, un nuovo modo di fruire il cinema attraverso le analisi del gusto. Ideatore della manifestazione è Marco Lombardi, docente di Cinema ed Enogastronomia in alcune delle principali università italiane, dallo IULM di Milano alla Sapienza di Roma, dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Conferenze, degustazioni, laboratori, proiezioni, spettacoli e visite guidate sono gli ‘ingredienti’ delle quattro giornate del Festival (5-8 gennaio) che coinvolge l’alta Irpinia (anche Vallesaccarda, la città Ecogastronomica, e Zungoli, che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia) e parte da Trevico, il centro abitato più alto del Mezzogiorno peninsulare. Un borgo medievale dell’alta Irpinia, incastonato tra Campania e Puglia a 1.094 metri di altezza, che ha dato i natali (il 10 maggio del 1931) a Ettore Scola.
Oggi, a un anno dalla morte del regista irpino, avvenuta il 19 gennaio del 2016, la sua città natale lo celebra dedicando interamente alle sue opere il primo Festival italiano della Cinegustologia, con un fitto programma di eventi cinegustologici, che sono la straordinaria vetrina delle eccellenze enogastronomiche e paesaggistiche dell’intero territorio irpino della Baronia, ma anche e soprattutto un modo per offrire ai più giovani e non solo la possibilità di vedere o rivedere alcuni grandi capolavori della storia del cinema italiano. Una storia che Ettore Scola ha attraversato per oltre quarant’anni (è datato 1964 il suo esordio alla regia), dirigendo alcuni dei più grandi attori del cinema italiano come Vittorio Gassman, Sophia Loren, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Giovanna Ralli, Alberto Sordi e Massimo Troisi, ma anche grandi attori internazionali come Gerard Depardieu e Jack Lemmon. (Nella foto, una scena di C’eravamo tanto amati)