In seguito alla chiusura forzata dello scorso anno dovuta agli attentati, l’edizione dello scorso anno di Paris Photo non era andata molto bene, anche per la cancellazione di un bis a Los Angeles, ma quest’anno, la manifestazione si è presentata in forma smagliante. E non potrebbe essere diversamente, verrebbe da dire, dato che la fiera quest’anno ha spento venti candeline.
Voluto nel 1996 da Rik Gadella, l’evento non sembrava avere futuro, chi mai sarà disposto a comprarsi una fotografia? Il tempo, invece e per fortuna, ha avuto la meglio, dimostrando anche come l’idea di fotografia sia cambiata non solo nel pubblico di nicchia dell’arte contemporanea, ma anche fra i visitatori che sempre più numerosi hanno comprato i biglietti dell’evento.
Cominciamo con qualche numero, il Grand Palais di Parigi ha ospitato dal 10 al 13 novembre, 153 gallerie, 1250 artisti e 35 editori. Questi ultimi tutti in gara, divisi in tre temi, per la quinta edizione della fiera dedicata ai libri fotografici in collaborazione con la leggendaria Aperture. Premio ”costituito per – come fanno sapere dal sito – rendere omaggio al contributo del libro fotografico alla storia e l’evoluzione della fotografia”.
A latere della fiera troviamo anche la sezione Plateforme, un forum sperimentale che ha coperto tutti e quattro i giorni dell’evento con una serie di incontri divisi in cinque macro categorie. Mentre un centinaio di lavori costituiscono il grande evento per il ventennale della fiera, lavori raccolti sotto la mostra curata da Clément Chéroux, Karolina Ziebinska-Lewandowska e intitolata The Pencil of Culture, nome che si ispira a quello che è considerato il primo libro fotografico della storia firmato da William Fox Talbot e intitolato The Pencil of Nature. I cento lavori proposti vengono direttamente da una delle più grandi collezioni di fotografia del mondo, quella del Pompidou. In fatto di mostre non manca certo l’aspetto digitale coperto da Poeme, un nuovo sistema che permette di consultare rapidamente archivi fotografici e che in mostra presenta 200 mila immagini provenienti da un altro padre della fotografia: Nicéphore Niépce.
Ancora incontri, brevi questa volta e organizzati dalla rivista The Eyes che ha portato in fiera diciotto artisti divisi in sei sezioni a parlare di un proprio lavoro in quindici minuti. Immagini diverse, invece, sono state spiegate su Radio Nova alle 10:50, tutti i giorni dal 25 ottobre fino al 10 novembre. Ma questa è solo una selezione dell’immenso programma messo in piedi per quest’edizione celebrativa di Paris Photo, che conta anche un catalogo speciale per l’occasione.
By INSIDEART