È proprio un kolossal d’altri tempi, popolato di tanti cavalli, corse sfrenate e sfide al cardiopalmo, ma rivisitato con le nuove tecnologie, ad aprire il weekend di fine settembre-inizio ottobre. Parliamo di Ben-Hur, nuova trasposizione cinematografica del romanzo omonimo scritto nel 1880 dal generale Lew Wallace, eroe della Guerra di Secessione. Delle tre versioni precedenti (1907, 1925 e 1959), la più nota è l’ultima, quella di William Wyler, premiata con ben undici Oscar. Come quello, anche il nuovo Ben-Hur del kazako Timur Bekmambetov è girato a Cinecittà. La storia è nota. Il nobile ebreo Giuda Ben-Hur, ingiustamente accusato di tentato omicidio dal fratello adottivo, il tribuno romano Messala, finisce in schiavitù. Ma arriva il giorno della vendetta. Da ex schiavo, Ben-Hur partecipa alla corsa delle quadrighe al Circo di Gerusalemme. È l’occasione per portare a compimento la sua vendetta nei confronti del traditore Messala. Ben-Hur è interpretato da Jack Huston, nipote di Anjelica Huston e pronipote di John Huston. Nel cast anche Toby Kebbell, Morgan Freeman e Rodrigo Santoro.
Dall’Antica Roma, con The Assassin di Hou Hsiao-hsien passiamo alla Cina del IX secolo. La dinastia Tang, minacciata dai corrotti governatori della provincia, assolda degli assassini professionisti per eliminare questi ultimi. Tra i killer c’è Nie Yinniang (Shu Qi), chiamata a uccidere suo cugino e promesso sposo Tian Ji’an. Il film, interpretato anche da Chang Chen, Zhou Yun, ha vinto il premio per la regia a Cannes.
È una sfida un po’ insolita quella che attende Luca Argentero e Stefano Fresi in Al posto tuo. Nel film di Max Croci sono rispettivamente Luca Molteni e Rocco Fontana, entrambi direttori creativi di due società di sanitari che stanno per fondersi. Nella fusione il posto di responsabile dell’azienda che sta per nascere sarà uno solo, allora l’azienda fa loro una stramba proposta: uno scambio di vite. Così il dongiovanni Luca finisce nei panni del marito e padre Rocco… Quanto resisteranno l’uno nei panni dell’altro? Nel cast ci sono anche Ambra Angiolini, Grazia Schiavo e Serena Rossi.
Per il giovane Bobby (Jesse Eisenberg) di Café Society, l’ultimo film scritto e diretto da Woody Allen, lo scambio di vita è invece solo con se stesso. Siamo negli anni ‘30, stanco del Bronx, il giovanotto decide di trasferirsi a Hollywood con l’intenzione di lavorare nel cinema. Qui conosce Vonnie (Kristen Stewart) e se innamora, ma le cose non vanno come sperava ed è costretto a ritornarsene a New York. In questa sua nuova vita sposa Veronica (Blake Lively). Finché un giorno non riceve la visita inaspettata di Vonnie.
Il protagonista del film argentino Se permetti non parlarmi di bambini, Gabriel (Diego Peretti) finge di essere un altro. O meglio di avere un altro stile di vita quando rivede dopo nove anni la ragazza di cui si era innamorato, Vicky (Maribel Verdù). Questa odia i bambini e Gabo, purtroppo (si fa per dire) vive con la figlia Sofia, di otto anni. A Vicky, però non riesce a dirlo e finge con molta fatica, tra equivoci, qui-pro-quo e situazioni imbarazzanti (ed esilaranti) di essere un single incallito. Regia di Ariel Winograd.
Con Abel – Il figlio del vento – di Gerardo Olivares e Otmar Penker, con Jean Reno e Manuel Camacho – ci trasferiamo sulle Alpi, dove vive il timido Lukas, un ragazzo che un bel giorno s’imbatte casualmente in un aquilotto. Decide di chiamarlo Abel e di prendersene cura in gran segreto. Prima o poi, però, arriverà il momento di restituire l’animale alla natura selvaggia da cui proviene e di separarsi da lui.
Le due sorelle Viola e Dasy sono invece Indivisibili, come recita il titolo del film che le vede protagoniste. Vivono a Castelvolturno e sono gemelle siamesi. Con le loro esibizioni come cantanti, mantengono padre, madre e un paio di zii. In realtà, però, le due ragazze non sono unite da organi vitali e quando l’incontro casuale con un chirurgo glielo fa scoprire, apprendono che con un’operazione potrebbero anche dividersi… Presentato alle Giornate degli Autori dell’ultima edizione della Mostra di Venezia, il terzo lungometraggio di Edoardo De Angelis, il regista di Mozzarella Stories e Perez., ha ottenuto il Premio Pasinetti per il miglior film e la menzione speciale per le due protagoniste, le straordinarie Angela e Marianna Fontana.
Proviene da un’altra sezione autonoma della Mostra veneziana, la Settimana Internazionale della Critica, anche il film di Irene Dionisio, Le ultime cose. Racconta tre storie ambientate al Banco dei pegni di Torino, dove s’incrociano le meste vite di decine di persone. Tra queste, quella del trans Sandra, tornata in città dopo la fine di un amore; di Stefano, neoassunto che assiste ai maneggi dietro le quinte del Banco; e di Michele, pensionato ansioso di ripagare un debito. Nel cast, tra gli altri, Fabrizio Falco, Christina Rosamilia e Roberto De Francesco.
Infine, ancora film da Lido. Liberami era uno dei sei lavori italiani presenti in Laguna e ha vinto il premio Orizzonti per il miglior film. Il documentario di Federica Di Giacomo è una pellicola sul ritorno dell’esorcismo nel mondo contemporaneo.