È proprio il caso di dirlo, quei due sono davvero “The Nice Guys”, dei tipi che, non importa la pancetta, non importa se uno “si fa pagare per pestare la gente”, se l’altro non ne imbrocca una se non per puro caso, perché loro sono “cool”, fighi insomma.
Dice la trama: nella Los Angeles degli anni ‘70, libertina, colorata e trendy, un investigatore privato, Holland March (Ryan Gosling), e un detective senza scrupoli, Jackson Healy (Russell Crowe), si alleano per risolvere il caso di una ragazza scomparsa e la morte di una pornostar che apparentemente non sembrerebbero correlati: scopriranno che un semplice omicidio nasconde il caso del secolo.
Ma se la trama non ha certo nulla di nuovo, il racconto per immagini e musica fa di “The Nice Guys” un divertentissimo giocattolo, costruito su perfette dinamiche per farci ridere, sorridere e farci venire voglia di vedere come va a finire.
Un padre single (Gosling) di figlia adolescente (la bravissima Angourie Rice) che raccoglie indizi e li utilizza meglio del padre per risolvere i casi, un omone apparentemente senza paura e scrupoli (Crowe), che dalla stessa ragazzina apprende qualcosa di importante per sé e per la sua vita. C’è un bel mix di temi in questa action comedy firmata da Shane Black (Predator, Iron Man 3D, sceneggiatore di Arma letale, e attore in diversi film, tra cui Caccia a Ottobre Rosso, Hollywood brucia, Robocop 3, etc).
I tre (Crowe, Gosling e Black) sono venuti a Roma a presentare il film e hanno intrattenuto la stampa con siparietti degni dei migliori comici. Una dimensione di professionalità, complicità e gioco da farsi perdonare l’abbondante mezz’ora di ritardo. Se Gosling ha glissato sapientemente qualsiasi domanda su amore e prossimi film – tra cui il remake di Blade Runner – per cui ha dichiarato: «Posso solo dire che lo farò perché sicuramente c’è un cecchino della produzione pronto a sparare se parlo», Russell Crowe è stato assai generoso, a scapito della sua reputazione di burbero e sbrigativo. Il grande e sexy “Gladiatore”, appesantito da qualche chilo e birra di troppo, non perde il suo fascino, e si dice pronto a interpretare personaggi assai diversi tra loro, dal film d’autore al blockbuster, perché «scelgo sempre e solo in base alla sceneggiatura». E se sembrano lontani i tempi dell’eroe senza paura, c’è da scommettere che sarebbe ancora in grado di stregarci con quella bravura e quella voce inconfondibile.
Il giovane Ryan, dalla sua, sta al gioco del “sex symbol” e si lascia prendere in giro dal collega per la sua interpretazione giovanile nella serie Young Hercules (girato all’età di 17 anni), che sarebbe da vedere quanto meno per assistere all’evoluzione di attore giovane già nell’Olimpo hollywoodiano.
“The Nice Guys” è un film godibile e di ottima qualità, dove tra commedia e thriller politico ci si diverte, con una colonna sonora da urlo.